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Casa infestata da muffa ma nessuno interviene, neonata rischia di morire per insufficienza respiratoria

La storia arriva da Lewisham, nel sud-est di Londra, dove la famiglia dela bimba si è lamentata ripetutamente del loro appartamento ma, nonostante il riconoscimento della gravità della situazione, l’ente che gestisce le case di edilizia popolare non è riuscito a trovare una nuova casa.
A cura di Antonio Palma
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Una neonata ha rischiato di morire per una grave insufficienza respiratoria ma è costretta a vivere in una casa umida e infestata dalla muffa perché nessuno riesce a trovare una sistemazione migliore alla famiglia.

La storia arriva da Lewisham, nel sud-est di Londra, dove la famiglia della piccola ha lanciato un nuovo appello alla luce della drammatica vicenda del piccolo Awaab Ishak, morto a soli due anni causa di una grave condizione respiratoria dovuta alla prolungata esposizione alla muffa che aveva infestato la sua abitazione.

Ad appena otto mesi anche la figlia più piccola della 26enne Charlotte Green è stata portata d'urgenza in ospedale per una grave insufficienza respiratoria ma, nonostante le cure, la piccola continua a soffrire di problemi respiratori, ansimando e tossendo continuamente.

“Ogni notte è così. Circa sei o sette settimane dopo la nascita ha iniziato ad avere problemi respiratori, ed è solo peggiorata. Non appena entro nella mia camera da letto, inizia a tossire” ha rivelato la donna al Mirror.

"Cerco anche di allontanare da lei qualsiasi cosa colpita dall'umidità. Quando è fuori ha l'aria fresca, il che aiuta, ma è appena entriamo che inizia a tossire" ha aggiunto.

Secondo il suo racconto, la sua famiglia si è lamentata ripetutamente del loro appartamento ma, nonostante il riconoscimento della gravità della situazione, l’ente che gestisce le case di edilizia popolare non è riuscito a trovare una nuova casa.

La mamma infatti ha contattato il Greenwich Council numerose volte negli ultimi cinque anni ma afferma che, sebbene abbiano trovato soluzioni temporanee, la radice del problema rimane. Il consiglio ha fissato un nuovo sopralluogo per il 12 gennaio, ma Charlotte dubita che il problema verrà risolto.

La mamma ha detto che anche suo figlio di due anni è stato ricoverato diverse volte in ospedale a causa di difficoltà respiratorie, mentre un'altra delle sue figlie ha iniziato a soffrire di reazioni allergiche, inclusi occhi e labbra gonfie. "Continuano a cercare di dire che sono io quella da incolpare per non aver sufficientemente ventilato la casa" ha affermato la donna.

Il consiglio dal suo canto riferisce di aver messo in atto soluzioni temporanee in attesa di una nuova sistemazione ammettendo però che “a causa della crisi abitativa nazionale, c'è una domanda estremamente elevata di alloggi sociali e una carenza di case popolari in tutto il paese.

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