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Capo Verde, 11 persone trovate morte dentro postazione militare, ricercato un soldato

Le vittime sono otto soldati e tre civili – due dei quali spagnoli. Il governo di Capo Verde ha fatto sapere che l’uomo è sospettato di aver ucciso le undici vittime. Per le autorità “ci sono prove evidenti che sia coinvolto nelle uccisioni”.
A cura di C. T.
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Otto soldati e tre civili – due dei quali spagnoli – sono stati uccisi ieri in una postazione militare di Capo Verde, arcipelago nell'Africa occidentale a circa 500 km dalle coste senegalesi nell'oceano Atlantico settentrionale. I corpi delle undici vittime sono stati trovati dentro un compound sul Monte Txota, a San Domingo – una caserma sede di importanti apparati di comunicazione. Nell'aerea si trovano le abitazioni dei militari; mentre i civili su trovavano lì per effettuare delle riparazioni. Nelle vicinanze della postazione, le forze dell'ordine avrebbero rinvenuto un'automobile a noleggio con le chiavi inserite e alcune armi e munizioni custodite all'interno. All'appello manca un soldato: il governo di Capo Verde ha fatto sapere che l'uomo è sospettato di aver ucciso le undici vittime. Per le autorità "ci sono prove evidenti che sia coinvolto nelle uccisioni".

Immediato l'allarme lanciato da governo, che ha dichiarato allerta all'aereoporto della capitale Praia e nei porti. Le forze di sicurezza, invece, hanno adottato contromisure temendo nuove azioni violente. Nella serata di ieri è arrivata la smentita di un attacco legato al narcotraffico – come ventilato in un primo momento da fonti locali. Quella dei trafficanti di droga, specialmente cocaina, una piaga che Capo Verde recentemente si sta impegnando a combattere. Solo la scorsa settimana la polizia ha sequestrato 280 chilogrammi di cocaina a bordo di uno yacht. Venerdì scorso, invece, si è insediato il nuovo governo che ha promesso tolleranza zero contro la criminalità.

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