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Cani addestrati per annusare il Coronavirus, il progetto in Germania

L’esercito tedesco ha avviato un progetto per l’addestramento dei cani ad annusare il nuovo Coronavirus. “Con un tasso di successo dell’80% i ricercatori continuano a portare avanti il progetto”, ha reso noto la scuola di addestramento, aggiungendo che nelle prossime settimane verrà diffuso un primo studio sui risultati.
A cura di Susanna Picone
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L'esercito tedesco ha avviato un progetto per addestrare i cani ad annusare il nuovo Coronavirus. Il programma, realizzato insieme all'università di Veterinaria di Hannover, coinvolge per ora dieci animali di diverse razze tra pastori alsaziani, spaniel e retriever. I cani appartengono al centro di addestramento della Bundeswehr nella regione occidentale di Vulkaneifel. La scuola di addestramento ha reso noto che “con un tasso di successo dell’80 percento” i ricercatori continuano a portare avanti il progetto. Un primo studio sui risultati sarà diffuso nelle prossime settimane.

I cani si stanno esercitando ad annusare il Coronavirus in campioni di saliva di persone infette, nei quali il virus è stato inattivato. Poi gli animali lavoreranno con campioni di saliva dove il virus è attivo. La ricercatrice Paula Jendrny ha spiegato poi che la seconda fase si dovrà svolgere in un contesto di maggiore sicurezza per garantire che nessuno venga contagiato.

Non è la prima volta che i cani, fedeli compagni delle forze dell’ordine addestrati per individuare droga ed esplosivi, vengono utilizzati anche in campo medico. Vi sono ad esempio cani che sono stati addestrati ad annusare alcuni tipi di tumore e livelli troppo alti di zucchero nel sangue dei diabetici. E la Germania non è sola a voler addestrare i cani per trovare i casi di Covid-19. Anche nel Regno Unito è partita un’iniziativa finanziata dai ricercatori del Medical Detection Dogs, la London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) e l’Università di Durham, che prevede un training speciale per potenziare l’olfatto dei cani al riconoscimento dei positivi al virus negli aeroporti del Paese.

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