Cancellano casa su Airbnb, ma proprietario gli nega il rimborso: lasciano gas e acqua aperti 25 giorni
Quando hanno provato a cancellare la prenotazione di una stanza su Airbnb hanno ricevuto una risposta negativa da parte del proprietario dell'appartamento, che negava quindi loro il rimborso. A quel punto la coppia ha deciso di vendicarsi lasciando aperti per l'intero soggiorno luce, gas e acqua.
Uno spreco di risorse non indifferente che è costato al proprietario di casa una bolletta piuttosto salata, ben 1.570 dollari (circa 1.431 euro) di spese. Secondo quanto riporta l'Independent, i due turisti cinesi avrebbero prenotato una stanza all'interno di una villa a Seoul, in Corea del Sud. Una volta giunti in città però avrebbero realizzato che quella villa si trovava in un sobborgo esterno della capitale e non nel centro della città.
Da qui la decisione di annullare la prenotazione di ben tre settimane e chiedere così il rimborso. La richiesta è stata però rimandata al mittente dal proprietario di casa che ha negato il rimborso. A quel punto la coppia, invece di rivolgersi ad Airbnb, ha deciso di agire di propria sponte decidendo di vendicarsi.
I due, secondo il racconto del proprietario, prima hanno chiesto se ci fossero telecamere di sorveglianza all'interno della villa, poi una volta in casa, avrebbero acceso tutte le luci, attivato gli elettrodomestici e lasciato aperto acqua e gas, per ben 25 giorni, ovvero la durata dell'intero soggiorno.
Il proprietario si è accorto del danno solo al momento del check out, quando i due ospiti se n'erano già andati, e lui è tornato a casa per controllare l'appartamento. La coppia avrebbe consumato più di 120.000 litri d'acqua durante questo periodo. Il servizio clienti di Airbnb, contattato dall'uomo, ha affermato di non essere "in grado di fare un'eccezione e aiutare con il risarcimento".