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In Canada è vietato mettere la parola “pasta” nel menù dei ristoranti

Montreal, un noto ristoratore italiano è stato denunciato per aver utilizzato troppe parole straniere come ‘pasta’ o ‘bottglia’ nel menù, non traducendole in francese.
A cura di Redazione
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"Pasta", "bottiglia" parole italiane diffuse in tutto il mondo, soprattutto Oltreoceano dove è grazie ai nostri emigrati che sono arrivati i maccheroni, gli spaghetti e l'olio, prelibatezze che ora la cucina americana ha ‘assimilato' ma delle quali l'Italia resta genuina interprete e forte esportatrice. Ma in Canada troppe parole italiane non piacciono. E così un ristorante italiano è stato denunciato all'Ufficio del Quebec per la lingua francese per aver utilizzato troppe parole della nostra lingua nel suo menù. La denuncia –  lo scrive il quotidiano inglese – The Guardian – seppur anonima è stata presa in considerazione.

E così Massimo Lecas, proprietario del noto ristorante "Buonanotte" di Montreal, ha ricevuto una lettera dall'autorità del Quebec, incaricata di proteggere la lingua francese in Canada, in cui si faceva notare al ristoratore che aveva infranto la legge utilizzando troppe parole straniere traducendole in francese. Quello di Lecas non è un ristorante come un altro. È una eccellenza culinaria: quando star del calibro di Bono Vox, Rihanna, Leonardo DiCaprio, Jerry Seinfeld o Robert De Niro sono a Montreal, cenano al "Buonanotte" ha postato la lettera su Facebook per farla leggere ai suoi 2.500 amici, scatenando così una tempesta politica su uno dei temi più sensibili nella zona. Il risultato? Gli ispettori hanno fatto marcia indietro.

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