Canada, l’Ontario abbandona il Covid Pass, il premier: “Decisione che prescinde dalle proteste”
Le proteste dei No Vax canadesi hanno sortito gli affetti sperati, almeno in Ontario, dove il primo ministro Doug Ford ha annunciato l'abolizione del Covid Pass a partire dal primo marzo. Ford ha spiegato che la decisione non è figlia delle contestazioni delle ultime settimane ma che era stata già programmata da tempo. "Le misure straordinarie che abbiamo introdotto durante questa pandemia sono sempre state intese come ultima risorsa. Ho sempre detto che questi strumenti sarebbero stati utilizzati solo per il tempo strettamente necessario, e non un giorno in più. La rimozione di queste misure è sempre stata uno dei nostri obiettivi". Il primo ministro ha definito le contestazioni degli ultimi giorni inaccettabili: "Quando si iniziano ad occupare i confini e i corridoi del commercio internazionale, il gioco è finito. Non c'è tolleranza per questo". Doug Ford nel corso di un incontro con la stampa ha spiegato di aver deciso di eliminare il passaporto vaccinale perché la stragrande maggioranza delle persone nella provincia del Canada è vaccinata e il picco di casi dovuto alla variante Omicron del coronavirus è stato superato. I pass spariranno a partire da marzo ma gli esercizi commerciali, se vogliono, possono richiedere un certificato che attesti la vaccinazione.
Nel frattempo sta riprendendo la circolazione sull’Ambassador Bridge, il principale ponte di collegamento tra Usa e Canada, dopo lo sgombero dei camionisti avvenuto la scorsa notte da parte della polizia. Lo ha annunciato la stessa compagnia che gestisce il ponte: “L’Ambassador Bridge è ora completamente aperto, consentendo di nuovo il libero flusso del commercio tra le economie canadese e americana”. Il blocco ha avuto ripercussioni per l’industria automotive su entrambi i lati del confine.