Camille Lepage uccisa in Centrafica, la fotoreporter francese aveva 26 anni
Camille Lepage, fotoreporter francese, è morta nella Repubblica Centrafricana dove stava seguendo la missione Sangaris. È rimasta vittima di un'imboscata in un villaggio lungo la strada che collega la città di Bouar con la frontiera con il Camerun. Nell’imboscata sono morte almeno altre dieci persone. La fotoreporter aveva appena 26 anni. I fatti, secondo fonti militari francesi, risalgono a un paio di giorni fa. I miliziani anti-balaka, con cui la reporter si spostava da qualche giorno, hanno recuperato il suo corpo insieme a quello dei loro compagni uccisi. Camille Lepage lavorava per Hans Lucas, uno studio fotografico di Parigi e viveva a Giuba, in Sud Sudan, dal luglio del 2012. Sul suo sito spiegava di esserci andata “per seguire la sua nuova passione e scoprire il paese più nuovo del pianeta”. Camille era partita per lavorare in Centrafrica nel dicembre scorso, e aveva inizialmente collaborato con l'organizzazione medico-umanitaria Medecins sans Frontières.
La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta – A 26 anni la fotoreporter francese collaborava con il New York Times, Le Monde, The Guardian. Aveva pubblicato alcune fotografie anche su Libération. Il presidente François Hollande ha ordinato l'invio immediato di una squadra di supporto francese alla polizia centrafricana affinché siano prese tutte le misure necessarie per “far luce sull'omicidio e trovare gli assassini della nostra connazionale”. La Procura di Parigi – lo hanno reso noto fonti giudiziarie – ha aperto un'inchiesta per omicidio dopo la sua morte. Si tratta di una procedura abituale nel caso di delitti contro francesi all'estero.
