Camerun, imbottiscono di esplosivo bimba di 10 anni: strage al bar

Orribile strage nella città di Maroua, nel nord del Camerun, dove una bambina di appena dieci anni imbottita di esplosivo si è fatta esplodere in un bar della zona pieno di gente. Secono la tv locale sono almeno 20 persone morte a seguito della deflagrazione che avrebbe coinvolto in tutto una settantina di persone molte delle quali ricoverate in gravissime condizioni negli ospedali. Il bar distrutto, il "Boucan", infatti era uno dei locali più noti e frequentati di Maroua e per questo sempre affollato di gente. Ufficialmente l'attacco non è ancora stato rivendicato da nessuna organizzazione o gruppo, ma i principali sospettati sono gli estremisti islamici di Boko Haram, non nuovi a simili episodi nel Paese africano e in quelli limitrofi. Il gruppo, noto ormai per la sua violenza sanguinaria che non si ferma davanti a nulla, è accusato si aver ucciso nelle ultime settimane oltre 500 persone tra Nigeria, Camerun, Ciad e Niger.

Del resto da tempo la città di Maroua è nel mirino degli estremisti. L'attentato di oggi infatti segue di due giorni i due attentati simultanei avvenuti nella stessa città. Nel doppio attacco erano rimaste uccise 15 persone. Maroua, in effetti è una importante città commerciale al convergere dei confini tra Camerun, Nigeria e Ciad e gli integralisti vogliono creare una situazione di panico per la popolazione. Numerose sono state anche le incursioni in villaggi frontalieri vicini costate la vita a decine di persone. Secondo la tv di stato del Camerun, dopo l'attentato di oggi le forze di sicurezza hanno subito compiuto rastrellamenti nella zona e hanno arrestato diverse persone. Il governo locale è impegnato in una operazione internazionale contro Boko Haram che sta avendo successo, formata da Nigeria, Niger, Ciad, Camerun e Benin, per questo gli estremisti hanno intensificato gli attacchi suicidi, servendosi anche di bambini.