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Cameron: “Gb fuori dall’Europa con Juncker presidente Commissione Ue”

Secondo lo Spiegel Il premier britannico avrebbe espresso un parere chiaro sulla candidatura dell’ex presidente lussemburghese, invece appoggiato dalla Merkel: “Un uomo degli anni Ottanta non può guidare l’Europa di oggi”.
A cura di Andrea Parrella
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A sei giorni dal voto che ha decretato una crescita enorme dei movimenti euroscettici, alla questione della scelta del presidente di Commissione si aggiungono elementi utili a capire come potrebbero andare le cose, o semmai, sarebbe meglio dire come potrebbero non andare. Il premier inglese David Cameron infatti, complice anche il successo elettorale quasi incredibile ottenuto in patria dall'Ukip di Nigel Farage (col quale pare Beppe Grillo sia seriamente intenzionato a creare un gruppo parlamentare), avrebbe di fatto espresso il proprio parere sui prossimi risvolti europei in termini di nomenclatura e, in particolar modo, proprio sul nome del presidente. Secondo il giornale tedesco Spiegel che cita fonti molto vicine ai membri della Commissione Ue, l'inquilino di Downing Street avrebbe bocciato la possibilità che Jean Claude Juncker divenga presidente, minacciando l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa nel caso dovesse essere lui l'uomo scelto. Lo avrebbe detto proprio ad Angela Merkel, che invece dopo la grande indecisione di questa settimana, ha appoggiato apertamente la candidatura di Juncker.

L'arma del referendum sull'uscita dall'Europa

I motivi principali che spingerebbero Cameron verso una scelta di questo tipo si muovono chiaramente sul vettore dell'euroscetticismo, quello endogeno, ma anche quello proveniente da tutti gli altri paesi comunitari, una forza continentale sì eterogenea, ma che certamente condiziona un partito come il suo, in piena crisi di consensi. Cameron avrebbe così commentato la candidatura di Juncker: "Un uomo degli anni Ottanta non può guidare l'Europa di oggi". E la contrarietà della Gran Bretagna a questa eventualità rischierebbe di passare attraverso un plebiscito popolare, visto che Cameron sostiene con convinzione che, in caso di nomina di Juncker, gli inglesi confermerebbero la sua idea in occasione del referendum sulla permanenza nell'Ue al quale sono chiamati a partecipare. Dovesse essere confermata questa affermazione del premier britannico, è evidente che le possibilità concrete del candidato del PPE (che resta il gruppo parlamentare con più membri) tenderebbero a perdere di credibilità.

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