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Cambogia, medico condannato per aver infatto 200 malati con HIV

Il dottor utilizzava le stesse siringhe su pazienti diversi: così ha ne ha contagiati centinaia.
A cura di D. F.
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Yem Chrin, un dottore cambogiano,  è stato condannato a 25 anni di carcere per aver infettato il virus dell'Hiv a quasi 200 persone, molte delle quali sono in seguito morte. Secondo quanto stabilito durante un processo Chrin, del tutto privo del titolo di medico, ha riutilizzato siringhe infette nella cura dei pazienti a Roka, paesino della provincia nord-occidentale di Battambang. Il dottore ha rischiato il carcere a vita, ma i suoi avvocati sono stati abili a modificare il capo d'imputazione da omicidio volontario a colposo: nel corso del dibattimento, infatti, il medico è riuscito a dimostrare di non aver intenzionalmente trasmesso il virus.

La qualità del personale medico è un serio problema in alcune aree, soprattutto rurali, della Cambogia: qui spesso ci si "arrangia" consultandosi e facendosi curare da perfetti azzeccagarbugli che offrono prestazioni sanitarie con strumenti inadeguati e senza le necessarie conoscenze. Secondo i giudici il "dottor" Chrin avrebbe infettato non meno di 100 persone, anche se è possibile che siano ben oltre le 200.

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