Cambiano le preghiere del Padre Nostro e Gloria: le nuove versioni obbligatorie da Pasqua 2021
Piccola rivoluzione in Vaticano: oggi è stato presentato a Papa Francesco il nuovo Messale Romano che contiene, tra le novità più importanti, le nuove versioni delle preghiere del "Padre Nostro" e del "Gloria". Il libro liturgico, consegnato nelle mani del Pontefice al termine dell’udienza concessa al presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, verrà reso disponibile nelle prossime settimane ai Vescovi italiani e alle parrocchie. Potrà essere usato appena pubblicato e diventerà obbligatorio dalla prossima Domenica di Pasqua, vale a dire dal 4 aprile 2021. "Il libro del Messale – ha spiegato Bassetti – non è soltanto uno strumento liturgico, ma un riferimento puntuale e normativo che custodisce la ricchezza della tradizione vivente della Chiesa, il suo desiderio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita".
Dopo l’approvazione, nel novembre 2018 della plenaria dei vescovi, la nuova edizione italiana, la terza, del Messale Romano ha ottenuto l’ok di Bergoglio lo scorso anno. Il Pontefice ha approvato la promulgazione dopo il giudizio positivo della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Le variazioni giungono al termine di un percorso durato oltre 17 anni. Tra le novità introdotte, ci sono traduzioni più efficaci e fedeli al senso originario del "Padre Nostro" e del "Gloria". Nella prima, l’invocazione: "Non ci indurre in tentazione" viene sostituita da "Non abbandonarci alla tentazione" e all’espressione "come noi li rimettiamo" viene aggiunto un "anche": "come anche noi…". Per quanto riguarda il "Gloria", invece, "Pace in terra agli uomini di buona volontà" viene sostituito dalla nuova formulazione: "Pace in terra agli uomini, amati dal Signore". Se queste sono le principali variazioni che riguardano l'assemblea dei fedeli, si annunciano anche altre modifiche che riguardano i sacerdoti, anche ad esempio nelle Preghiere eucaristiche, vale a dire quelle della consacrazione del pane e del vino.