California in fiamme, distrutte centinaia di case: dichiarato stato di emergenza

È sempre più drammatica la situazione in California, da settimane ormai costretta a combattere contro le fiamme. Gli incendi nel nord del Paese, alimentati dai forti venti, hanno costretto migliaia di persone a lasciare le loro case. Il fuoco sta distruggendo case, ponti ed edifici. Circa 6.000 case sono state evacuate nel Nord della California a causa di un incendio scoppiato mercoledì a circa 50 km a sud-est di Sacramento. Le fiamme hanno divorato circa 26.000 ettari di terreno, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco. Almeno 100 abitazioni sono andate distrutte nel Lake County, stando all’ultimo bilancio di domenica 13 settembre. Nel sud-est invece le fiamme hanno incenerito almeno altre 80 case.

Dichiarato lo stato d’emergenza – Il governatore dello Stato, Jerry Brown, è stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza. Le operazioni di spegnimento, così come quelle di evacuazione, sono rese particolarmente difficili dai venti che soffiano intorno alle trenta miglia orarie. A rendere ancora più drammatica la situazione è il prolungato periodo di siccità che ha colpito il Paese. Sono fino a 5000 i pompieri dispiegati sul terreno con il dispositivo di sicurezza e mezzi di soccorso impiegati al massimo della loro potenzialità. Quattro di loro sono rimasti ustionati, altri sono ricoverati per intossicazione.

“L’incendio più vasto della storia” – L'incendio più grande, considerato il più vasto della storia, è stato innescato da un fulmine durante un temporale lo scorso il 31 luglio. Dopo sei settimane il rogo – ribattezzato “The Rough fire” – ancora non è stato domato. Finora ha bruciato più di 48.000 ettari di terreno nel Sequoia and Kings Canyon national parks e minaccia Grant Grove, una famosa riserva di che ospita alberi di sequoia giganti stimati tra 1.800 e 2.700 anni e considerati i più antichi e più grandi al mondo.