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Caldo record e prezzi alle stelle: dopo il no dell’India all’export del grano ora è rischio carestia

L’India, alle prese con ondate di calore record, dice no all’export del grano mettendo a rischio i rifornimenti e aprendo le porte a una vera e propria carestia. Un terzo del grano esportato annualmente nel mondo proviene infatti dall’India e dall’Ucraina.
A cura di Chiara Ammendola
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Avrebbe dovuto sopperire ai mancati rifornimenti di grano da parte dell'Ucraina ma dinanzi alla quinta ondata di caldo record da inizio marzo, l'India ha deciso di fermare le esportazioni di grano verso gli altri paesi. Una decisione che ha fatto storcere il naso ai Paesi del G7 e che ha fatto salire l'indice di riferimento del grano del 5,9%, al massimo degli ultimi due mesi.

Nei giorni scorsi la temperatura a New Delhi ha sfiorato i 50 gradi e non è la prima volta, i picchi di calore delle scorse settimane hanno influenzato negativamente il raccolto di grano, con danni senza precedenti alle coltivazioni che hanno fatto salire alle stelle i prezzi di cereali e cibo. Nei prossimi giorni le temperature scenderanno di 4 gradi ma il caldo rimarrà molto intenso e soprattutto in anticipo rispetto al solito, con potenziali conseguenze globali. Il caldo estremo infatti non ha influenzato solo le coltivazioni di grano ma ha innescato un aumento della domanda di energia, portando a frequenti black-out in molti Stati e a una crescente carenza di carbone, causando numerosi incendi.

Solo un mese fa il ministro del Commercio e dell'Industria dell’India Piyush Goyal dopo il blocco ai porti ucraini che ha fermato l'esportazione di grano aveva scritto su Twitter: “Gli agricoltori indiani hanno messo da parte un eccesso di riserve e sono pronti a sfamare il mondo”. L'India è di fatto il maggiore esportatore di grano insieme con l'Ucraina dove i porti sono bloccati a causa della guerra, e il conflitto ha avuto ripercussioni anche sulle produzione in Russia (primo esportatore al mondo di grano). Ora il cambiamento climatico rischia di dare un colpo finale alla crisi del grano tra temperature elevate, la siccità, la desertificazione, e secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) l’ondata di caldo che sta mettendo in ginocchio l’India, così come il Pakistan, è “coerente con quello che ci aspettiamo in un clima che cambia: le ondate di calore saranno più frequenti e intense, e inizieranno prima che in passato”.

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