Caldo killer, in Giappone oltre 60 morti: stato di emergenza per disastro naturale
Le inconsuete temperature bollenti di questa estate si stanno rivelando una vera e propria tragedia per il Giappone. Nel paese del sol levante da inizio luglio infatti sono morte già oltre 65 persone a causa del caldo asfissiante, tra cui una decina solo nello scorso weekend. Un vero e proprio record che ha spinto le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza in 39 delle 47 prefetture dell'arcipelago. In effetti nei dintorni di Tokyo il termometro è salito a oltre 41 gradi, il valore più alto mai registrato in Giappone secondo l'agenzia meteorologica giapponese, quasi 12 gradi in più delle temperature medie in questo periodo dell'anno. Una situazione destinata a perdurare visto che l'ondata di caldo non mostra segni di cedimento e secondo i meteorologi le temperature continueranno a essere superiori ai 35 gradi almeno fino all'inizio di agosto.
Per un Paese non abituato a queste temperature e con una popolazione largamente composta da anziani si è rivelato un disastro. I servizi di emergenza infatti stanno lavorando a pieno ritmo. Secondo le autorità sanitarie, sono state più di 22mila le persone soccorse per colpo di calore, la maggior parte delle quali anziane. "Stiamo osservando livelli di calore senza precedenti in alcune aree", ha detto un portavoce alla Bbc, aggiungendo che l'ondata di caldo è "una minaccia per la vita e la riconosciamo come un disastro naturale". Del resto nel Paese non c'è la cultura dell'aria condizionata come in occidente e le stesse autorità in passato hanno combattuto contro la proliferazione di questo tipo di apparecchi considerati energivori. Considerando che meno della metà delle scuole pubbliche giapponesi sono dotate di aria condizionata, il portavoce del governo Yoshihide Suga ha affermato che le vacanze estive potrebbero essere estese per proteggere gli alunni mentre sono stati annullati tutti gli eventi sportivi e all'aperto.