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Caccia russi vicino a confini Nato, scatta lo scramble: decollano jet italiani

Due nuovi decolli per gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare impegnati in attività di air policing in Polonia. I caccia italiani sono decollati ieri e oggi.
A cura di Susanna Picone
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Due nuovi decolli ieri e oggi per gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare. A darne notizia è la stessa Aeronautica su Twitter.

“Due nuovi decolli su allarme per gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare impegnati in attività di Air Policing in Polonia. I caccia italiani sono decollati, ieri e oggi, per intercettare aerei russi in volo a ridosso dei confini Nato”, la comunicazione diffusa nel pomeriggio di oggi sui social.

Si tratta del cosiddetto scramble (o scrambling), termine militare introdotto durante la seconda guerra mondiale che definisce l'atto di far decollare appunto un caccia intercettore per intercettare e identificare un aereo sconosciuto.

Non è la prima volta che accade qualcosa di simile, a testimonianza dell’alta tensione per la guerra in Ucraina tra la Russia da un lato e il blocco occidentale dall’altro: nelle scorse settimane in più occasioni ci sono stati decolli immediati dei mezzi dell’Aeronautica militare.

Il 5 ottobre scorso, ad esempio, l’Aeronautica militare ha fatto sapere che è scattato lo scramble, cioè il decollo immediato degli Eurofighter italiani impegnati in attività di air policing in Polonia per intercettare 4 caccia russi che avevano interessato gli spazi aerei polacco e svedese.

Altri episodi simili, sempre comunicati dall’Aeronautica anche su Twitter, anche a fine settembre, quando per due volte due Eurofighter italiani impegnati in Polonia nell’ambito del dispositivo Nato di air policing si sono alzati in volo per intercettare jet russi che si avvicinavano allo spazio aereo dell’Alleanza.

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