Caccia alle streghe a Papua, uccise anche due bambine di 5 anni
Ancora donne accusate di stregoneria e vittime di violenza in Papua Nuova Guinea. Diverse centinaia di uomini provenienti dal villaggio di Raicoast hanno letteralmente assaltato il vicino villaggio di Sasiko in una vera e propria caccia alle streghe. La folla inferocita, per l'intera giornata di lunedì, ha messo a ferro e fuoco il piccolo villaggio alla ricerca di donne ritenute streghe e per questo catturate e uccise. Per il momento si contano almeno sei vittime rimaste sul terreno, tra cui anche due piccole bambine sotto i cinque anni. Come raccontano i media locali citati dalla radio nazionale australiana Abc, durante l'assalto diverse case sono state date alle fiamme e decine di persone sono state ferite. Purtroppo simili episodi non sono nuovi nell'arcipelago del Pacifico dove credenze sulla stregoneria sono molto diffuse sopratutto nelle regioni più remote.
Atti malefici per giustificare malattie e morte – In molti casi la folla è aizzata da persone che parlano di atti malefici per giustificare malattie o morte. Spesso infatti molti non accettano cause naturali per incidenti o casi sfortunati scatenando le violenze contro le presunte streghe. La crescente frequenza di attacchi e di uccisioni di persone accusate di stregoneria è stata condannata anche dall'Onu, che ha ricordato come in molti casi la stregoneria è un pretesto per mascherare gli abusi contro le donne. Intanto per l'ultimo tragico episodio la polizia locale ha arrestato 180 persone.