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Caccia alle balene: il Giappone sospende le attività nell’Antartico

Il Giappone ha dovuto sospendere la caccia alle balene per i ripetuti attacchi della Sea Sherperd Conservation Society ai danni dei suoi pescherecci.
A cura di Fernanda Pica
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caccia alla balena

Le autorità giapponesi hanno sospeso la caccia alle balene nelle acque dell'Antartico, a seguito dell'attacco di un gruppo di attivisti ad un loro peschereccio e secondo quanto ha comunicato un funzionario di governo potrebbe essere richiamata in Giappone l'intera flotta.

"La sicurezza è la nostra priorità, la flotta ha sospeso per ora la caccia a fini scientifici. Stiamo valutando che fare dopo", ha annunciato Tatsuya Nakaoku, un funzionario dell'Agenzia per la Pesca. La Sea Sherperd Conservation Society ha interrotto spesso le attività di caccia del Giappone, Paese in cui questa pratica è considerata dal Governo una tradizione culturale. Se riprenderà la caccia alle balene nell'Antartico entro il mese di Marzo verranno massacrati circa 850 esemplari dalla flotta giapponese; già nello scorso anno furono uccise 506 dai giapponesi 506 balene.

Nonostante dal 1986 sia in vigore il bando commerciale sugli animali, il Giappone ha tuttavia trovato il sistema per aggirare l'ostacolo, introducendo la caccia alle balene per fini scientifici e affermando di svolgere questa attività per verificare l'impatto delle balene sull'industria ittica. Il Paese del Sol Levante ha però trovato l'opposizione degli altri Stati più sensibili alla conservazione di questa specie animale. Primi tra tutti, l'Australia, che lo scorso anno ha presentato alla Corte internazionale dell'Aia una denuncia contro il Giappone perché sia vietata la caccia alle balene ai fini scientifici. Il verdetto dall'Aia dovrebbe arrivare nel corso del 2013.

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