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Buste di plastica addio, dal Parlamento europeo norme per ridurne l’utilizzo

Il Parlamento europeo ha approvato una direttiva Ue che limiterà il consumo di buste di plastica usa e getta non biodegradabili.
A cura di S. P.
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Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria oggi a Strasburgo, ha approvato la richiesta agli Stati membri dell'Unione europea di ridurre l'uso di sacchetti di plastica più comuni e inquinanti. Con le nuove regole gli Stati membri dovranno ridurre drasticamente l'uso delle buste di plastica usa e getta, quelle cioè con uno spessore inferiore a 0,05 millimetri. Gli Stati membri potranno scegliere tra due obblighi: potranno adottare misure che garantiscano un livello di consumo annuo di buste di plastica in materiale leggero non superiore, in media, a 90 per persona entro la fine del 2019 e non oltre 40 borse entro il 2025 oppure, in alternativa, garantire che entro la fine del 2018, le borse di plastica non siano più fornite gratuitamente. Entro il 2017, inoltre, la Commissione dovrà proporre l'etichettatura e la marcatura per un riconoscimento a livello europeo dei sacchetti di plastica biodegradabili e compostabili.

La nuova normativa è stata una delle priorità della presidenza di turno italiana dell'Ue, che è riuscita a chiudere un accordo con Commissione e Europarlamento lo scorso novembre. Dopo il voto finale dell'Europarlamento l’accordo deve ottenere l’ultimo via libera del Consiglio per poi entrare in vigore a distanza di venti giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue e quindi probabilmente già entro l’estate. A quel punto gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per recepire la legislazione europea in quella nazionale. L'Italia, in questo caso, aveva anticipato le nuove norme, visto che ha vietato l'uso dei sacchetti di plastica non biodegradabili già dal 2011.

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