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Bruxelles, uomo armato cerca di entrare nella residenza del premier: gridava “Allah Akbar”

Un uomo armato di coltello ha tentato di entrare nella residenza del premier belga: lo stesso Alexander De Croo ha confermato l’episodio. Il sospettato è stato arrestato ed è ora sotto indagine.
A cura di Biagio Chiariello
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Un individuo armato di coltello ha tentato di entrare negli uffici del premier belga Alexander De Croo, a Bruxelles. Lo riporta l'agenzia di stampa locale. Il primo ministro stesso ha confermato l'incidente attraverso un post sul suo account X, aggiungendo che l'accaduto si è verificato in un periodo particolarmente turbolento per la politica belga. In questo periodo, infatti, il Belgio sta vivendo lunghe e difficili trattative per la formazione di un nuovo governo, un processo che ha visto rallentamenti e complicazioni.

De Croo ha voluto esprimere pubblicamente il suo ringraziamento alla polizia militare per l'efficacia con cui ha gestito la situazione, intervenendo prontamente. La persona armata di coltello è stata arrestata. Sono sollevato nel sapere che nessuno è rimasto ferito nell'incidente", ha dichiarato il premier. Ha anche aggiunto che la situazione è sotto controllo, con la polizia che sta monitorando attentamente gli sviluppi.

Secondo quanto riportato dalla polizia alla Belga, l'individuo avrebbe minacciato il personale militare presente davanti all'edificio. Le ragioni del suo gesto, tuttavia, "non sono al momento chiare", ha precisato la polizia.

Altri media locali hanno riferito che l'uomo si trovava al numero 16 di rue de la Loi, nei pressi della sede ufficiale del governo belga, quando avrebbe cercato di entrare nel palazzo urlando "Allah Akbar". L'intervento tempestivo delle forze dell'ordine ha evitato che l'incidente degenerasse ulteriormente, con l'uomo che è stato arrestato e ora è sotto inchiesta.

Le autorità hanno fatto sapere che l'individuo potrebbe essere già stato ricoverato in una struttura psichiatrica su richiesta delle autorità giudiziarie, a causa di precedenti problematiche di salute mentale.

Una fonte anonima ha anche riferito al sito d'informazione locale "Sudinfo" che in passato lo stesso sospettato sarebbe stato fermato dopo aver minacciato l'ambasciata degli Stati Uniti, aggiungendo così un altro capitolo inquietante alla sua storia.

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