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Bruxelles: arrestato Salah, la mente degli attentati a Parigi

Nuovo blitz della polizia alla ricerca di Salah Abdeslam a Moleenbek. Il ricercato numero uno per gli attentati di Parigi è stato ferito a un ginocchio e fermato. Hollande: “Chiederemo estradizione”.
A cura di Redazione
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Nuova operazione delle forze speciali di polizia che hanno individuato e arrestato Salah Abdeslam (il ricercato numero 1 per i fatti di Parigi) e un suo complice a Moleenbek, un quartiere di Bruxelles. Entrambi sono stati feriti – Salah a una gamba – ma sono stati fermati vivi. Dopo l'arresto Abdeslam è stato portato in ospedale, così come il complice. Sono stati sparati numerosi colpi di arma da fuoco, testimoni parlano anche di esplosioni di granate in Rue des quatres vents. I passanti nella strada hanno sentito le forze speciali al megafono urlare "uscite e arrendetevi". Nell'area c'è anche una scuola e i bambini sono rimasti bloccati nelle aule per lungo tempo. Nel corso del pomeriggio i poliziotti hanno effettuato diverse perquisizioni di edifici in zona e oltre a Salah sono state fermate altre quattro persone, ritenute sue complici. Come spiegato dal portavoce del Procuratore, in particolare si tratta di Amine Choukri, che è la persona ferita nel blitz della polizia, e di altre tre persone, membri della famiglia che avrebbe ospitato l’attentatore di Parigi in casa. Le operazioni di polizia, nel corso delle quali un agente è rimasto ferito, non sono ancora del tutto concluse.

Il primo ministro belga Charles Michel segue con il presidente francese Francois Hollande le operazioni.

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Finisce così, dopo una fuga durata quattro mesi, la latitanza dell'uomo più ricercato d'Europa, l'ottavo componente del commando degli attacchi di Parigi e ritenuto la mente dei fatti del 13 novembre scorso. Dopo gli attentati, Salah avrebbe goduto di diverse protezioni ma che sarebbe al tempo stesso finito nel mirino di una parte del fronte jihadista per non essersi fatto saltare in aria al termine dell’operazione.

Conferenza stampa premier belga Michel e presidente Hollande

Il primo ministro belga Charles Michel ha confermato in una conferenza stampa in serata l'arresto di tre persone nell’operazione condotta a Bruxelles, che ha portato anche al fermo di Salah Abdeslam. “È un'operazione particolarmente importante nel quadro della battaglia per la democrazia”, ha detto Michel, segnalando che nei giorni scorsi ci sono state “più di 100 perquisizioni, 58 persone sono state fermate”. Il primo ministro ha anche detto di aver ricevuto i complimenti del presidente americano Barack Obama. Alla conferenza stampa ha preso parte anche il presidente francese Hollande, che ha subito rivolto un pensiero alle vittime degli attentati di novembre a Parigi. “Salah Abdeslam è stato arrestato e formalmente identificato insieme a due complici”, ha detto Hollande. “Le autorità francesi inoltreranno immediatamente al Belgio una richiesta di estradizione di Salah Abdeslam e sicuramente la otterranno”, ha poi detto sottolineando che il terrorista è “direttamente legato agli abominevoli attacchi di Parigi”. “Questo arresto che era atteso dalle famiglie delle vittime è importante ma non è una conclusione definitiva perché ce ne saranno altri”, ha continuato ancora Hollande che ha aggiunto: “Sappiamo che la rete jihadista è molto vasta in Belgio e in Francia e anche in altri Paesi e dobbiamo cooperare a livello europeo e arrivare fino alla Siria da dove sono stati originati gli attentati del 13 novembre”. Il presidente francese ha annunciato per domani un Consiglio di difesa nazionale a Parigi.

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Operazione teste di cuoio anticipata per la fuga di notizie

È stato un pomeriggio da Far West. La maxi operazione delle teste di cuoio, prevista per domani, sarebbe stata anticipata a oggi dopo la fuga di notizie sul ritrovamento delle impronte di Salah nell'appartamento di Forest dove, durante il blitz, è avvenuta una sparatoria in cui è rimasto ucciso un terrorista e da cui Salah sarebbe riuscito a fuggire assieme a un complice ferito. Nell'operazione di oggi sarebbe rimasto ferito anche un poliziotto.

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La mamma di una vittima del Bataclan

"È una buona notizia che sia stato arrestato vivo perché ha avuto un ruolo essenziale dell'operazione del 13 novembre, perché con i morti non si può arrivare alla verità: così Stéphane Sarrade, che ha perso il figlio di 23 anni nel massacro del teatro Bataclan, ha commentato la notizia dell'arresto a Bruxelles di Salah Abdeslam. "Ora sarà processato – ha poi aggiunto secondo quanto si legge sul sito di Le Figaro – e potremo comprendere un serie di cose, come sia potuto venire dalla Siria facendosi passare per un rifugiato, attraverso quale circuito hanno potuto ottenere le armi e quali altri progetti di attentati avevano". Ed infine la domanda più dolorosa: "Perché hanno scelto il Bataclan, per tutte le nostre famiglie questo processo molto importante". Hanno commentato l'arresto del terrorista anche i familiari della vittima italiana del Bataclan, Valeria Solesin: "Contento sia stato assicurato alla giustizia un criminale", ha detto il papà.

Trovate impronte di Salah nel covo dell’ultimo blitz

Nell’appartamento perquisito martedì scorso dalla polizia belga nel quartiere Forest sono state trovate impronte digitali di Salah Abdeslam. La notizia, diffusa dall’emittente belga Rtbf, è stata confermata dalla Procura federale belga che però non ha voluto fornire altri dettagli. “Confermiamo che sono state trovate le impronte di Salah nell'appartamento” ha detto un portavoce della procura, Eric Van Der Sypt, che appunto però non ha voluto aggiungere altro “nell'interesse dell'inchiesta stessa”. “Secondo le nostre informazioni, è più che probabile che sia uno dei due individui che sono fuggiti durante la sparatoria”, riporta la tv belga. Le impronte digitali trovate nel covo del blitz di Bruxelles non sono però databili quindi non si può sapere a quando queste risalgano. Dopo gli attentati di Parigi altre impronte e tracce di dna di Salah Abdeslam erano già state ritrovate lo scorso 10 dicembre in un altro appartamento servito da covo terroristico perquisito a Schaerbeek, in rue Henri Bergé, dove erano state rinvenute anche tracce di esplosivo usato per fabbricare le cinture dei kamikaze.

Il terrorista ucciso era complice di Salah

L'algerino ucciso dalla polizia durante la sparatoria a Forest, Mohamed Belkaid, sarebbe uno dei falsi migranti che Salah Abdeslam andò a prendere in Ungheria e con cui venne controllato alla frontiera austriaca. L'uomo sarebbe uno dei ricercati per la logistica degli attentati di Parigi sotto la falsa identità di Samir Bouzid, che effettuò un versamento da Bruxelles alla cugina di Abdelhamid Abaaoud, Hasna Ait Boulahcen, rimasti uccisi entrambi nel raid a Saint-Denis. Lo riferisce la tv pubblica belga Rtbf.

Il blitz della polizia e la sparatoria nel quartiere Forest

Martedì scorso, nel corso di una operazione antiterrorismo, la polizia è entrata in un appartamento nel quartiere Forest dove, durante una sparatoria, è rimasto ucciso un presunto jihadista e sono rimasti feriti quattro poliziotti. La vittima è Mohammed Belkaid, un algerino nato nel 1980, che si trovava in Belgio irregolarmente. Il procuratore federale titolare dell’inchiesta ha reso noto che nel covo di Forest la polizia ha trovato una bandiera nera dell'Isis, undici caricatori per kalashnikov e tantissime munizioni.

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