Brexit, novità per i cittadini Ue: passaporto e visto obbligatorio prima di volare a Londra
Per entrare in Gran Bretagna, anche solo per una breve vacanza, bisognerà munirsi di passaporto e registrazione obbligatoria. Con la Brexit sono in arrivo nuove regole per i cittadini dell'Unione europea, italiani compresi. Al momento si tratta solo di ipotesi e indiscrezioni, riportate sia da Repubblica che dal Corriere della Sera, ma se confermate potrebbero rappresentare un cambiamento non da poco per centinaia di migliaia di persone. Il piano, che sarà annunciato nella giornata di oggi dal premier Boris Johnson, prevede, infatti, l’introduzione di un visto elettronico, sul modello dell'Esta americano. In altre parole, si dovrà chiedere una autorizzazione online prima di volare a Londra e occorrerà farlo almeno tre giorni prima del viaggio a partire dall'1 gennaio 2021. Non solo.
Tra le novità più importanti c'è, inoltre, l'obbligatorietà del passaporto: non saranno più valide le carte d’identità. La ministra dell’Interno Priti Patel se l’è presa in particolare con le carte d’identità italiane e greche, che a suo dire sarebbero facili da falsificare. Inoltre, le autorità locali potranno anche decidere di negare l’ingresso nel Paese a chi ha precedenti penali e tutti gli arrivi e le partenze dei turisti saranno conteggiati secondo un sistema "In & Out". L'obiettivo è quello di evitare che i visitatori si fermino oltre i tre mesi consentiti. Chi vorrà farlo, proprio come avviene negli Stati Uniti, dovrà ottenere un visto di lavoro. I motivi di questa stretta li ha spiegati ancora Patel: "Quando i cittadini britannici hanno votato a favore di lasciare la Ue nel 2016, hanno votato a favore di riprenderci il controllo delle nostre frontiere -, ha detto la Patel -. È quello che intendiamo fare. Allo stato attuale purtroppo stupefacenti e armi arrivano nelle nostre strade dall'Europa aggravando la situazione della sicurezza e della criminalità nel nostro Paese".
Tuttavia, si tratta ancora soltanto di ipotesi, che potranno concretizzarsi o meno solo dopo le elezioni in programma in Gran Bretagna il prossimo 12 dicembre. Se i conservatori dovessero ottenere la vittoria alle urne, raggiungendo la maggioranza assoluta in Parlamento, la Brexit avverrà il 31 gennaio prossimo e il governo potrà mettere in atto le misure annunciate. In caso contrario, dovrà essere rimesso tutto in discussione, con un'unica certezza, come scrive Repubblica: i cittadini Ue residenti in Regno Unito hanno tempo fino alla fine del 2020 per registrarsi al programma Settlement Scheme e ottenere la residenza provvisoria o permanente.