Brexit, la sterlina nel baratro: minimo storico trascina giù le Borse
La sterlina continua a sprofondare nel baratro. Questa mattina è scivolata a $ 1,3218, un nuovo record negativo che non si registrava da 31 anni e che alimenta le ansie degli investitori dopo la Brexit. La sterlina è già precipitata a $ 1,3231 nella notte del referendum, giovedi, per poi recuperare leggermente nelle ore successive.
L'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, ha detto al Daily Telegraph questa mattina che "la sterlina rimane superiore di quanto non fosse nel 2013 e 2014". Ma lui si stava riferendo alla sterlina rispetto all'euro, non rispetto al dollaro.
Un altro segno di stress finanziario viene dai i rendimenti a 10 anni dei titoli di Stato (Gilts) per la prima volta sotto l'1 per cento per la prima volta nella storia.
E con la sterlina che va a picco peggiorano le Borse europee. Il Dj Stoxx 600, l'indice che sintetizza l'andamento dei 600 principali titoli del Vecchio Continente, cede il 2,48%. Londra perde l'1,3%, Parigi l'1,4% e Francoforte l'1,5% mentre limita le perdite Madrid (-0,7%). Milano ancora una volta tra le peggiori (-1,6%), preceduta solo da Stoccolma (-6%) e Helsinki (-5,4%), chiuse venerdì scorso, e da Dublino (-6,6%), contraria alla Brexit. A Londra crollano Rbs (-14%) e Barclays (-12,3%), oltre a Easy Jet (-19%).
Nel pomeriggio, infine, c'è stata una raffica di sospensioni alla Borsa di Milano con dodici azioni ora fermate dalle contrattazioni, mentre l'indice Ftse Mib perde il 3,24%.