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Brexit, c’è l’accordo commerciale tra Unione europea e Regno Unito

A quattro anni e mezzo di distanza dal referendum e dopo un anno di trattative tra passi e avanti e passi indietro, è ufficiale: la Brexit è completata, il Regno Unito e l’Unione europea hanno trovato l’accordo commerciale. Ora si apre il processo di ratifica degli Stati membri e del Parlamento Ue, nel frattempo il Consiglio europeo può decidere di applicare comunque l’accordo temporaneamente.
A cura di Tommaso Coluzzi
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E Brexit sia. L'attesa è finita: Regno Unito e Unione europea hanno trovato l'accordo commerciale, dopo mesi di discussioni, passi avanti e passi indietro. Questo passaggio fondamentale completerà l'addio della Gran Bretagna all'Ue a livello formale. L'intesa è arrivata a quattro anni e mezzo dal referendum che ha cambiato la storia dell'Unione e del Regno, nel giugno del 2016, quando i cittadini britannici votarono per abbandonare l'Ue. L'accordo, delicatissimo, va dal patto sul commercio, escludendo tariffe e dazi, alla cooperazione in vari settori: dalla sicurezza all'aviazione. Non è bastata la notte per sciogliere l'ultimo nodo: quello legato alla pesca, che sembrava da giorni una questione più di principio che di reale peso economico. I negoziatori hanno lavorato fino alle prime luci dell'alba per mettere a punto i dettagli del compromesso e poi per trasformare l'accordo in un testo giuridico vincolante. Poi, in mattinata, la stretta finale, con la grande attesa per il discorso di Boris Johnson e Ursula Von der Leyen e l'annuncio del compromesso raggiunto.

L'annuncio di Ursula Von der Leyen: "È tempo di lasciarsi alle spalle la Brexit, il futuro è l'Europa"

"Abbiamo finalmente trovato un accordo, è buono ed equilibrato, è la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. "I negoziati sono stati difficili, ma era un accordo per cui valeva la pena di battersi, possiamo lasciarci la Brexit alle spalle". Poi, rivolgendosi ai cittadini europei ha sottolineato: "So che per alcuni è stato difficili, dividersi è un dolore dal sapore dolce, ma quello che chiamiamo l'inizio è spesso la fine, quindi a tutti gli europei dico è tempo di lasciarsi alle spalle la Brexit, il futuro è l'Europa".

Stop al progetto Erasmus, il caponegoziatore Barnier: "Il Regno Unito non ha voluto rinnovarlo"

"Siamo arrivati a un accordo grazie a tutti – ha annunciato il caponegoziatore europeo Michel Barnier – Oggi è un giorno di sollievo ma tinto da un pochino di tristezza se vediamo cosa c’è dietro di noi e cosa c’è davanti". Tra qualche giorno "ci saranno i primi cambiamenti". L’accordo "è senza precedenti, copre trasposti aerei, su strada, energia, la pesca – ha spiegato Barnier – Mi spiace che governo britannico abbia scelto di non partecipare al programma di scambi Erasmus". Unione europea e Regno Unito "lavoreranno insieme in otto campi essenziali – ha continuato – viviamo in un mondo instabile quanto incerto e ci dispiace che governo britannico non abbiamo voluto negoziare, almeno per il momento, su politica estera e difesa".

Boris Johnson esulta: "Abbiamo ripreso il controllo del nostro destino"

"Sono molto lieto di dirvi che abbiamo completato il più grande accordo possibile – esulta Boris Johnsonun accordo di libero commercio che proteggerà lavoro e merci britanniche, senza quote, senza tariffe su mercato europeo, che permetterà ai nostri esportatori di fare ancora più business con i nostri amici europei". Il primo ministro si rivolge a tutti i cittadini britannici: "Abbiamo ripreso il controllo del nostro destino, abbiamo ripreso il controllo delle norme nazionali, potremo stabilire i nostri standard e innovare come vogliamo". E ancora: "Saremo in grado di decidere come e dove stimolare nuovi posti di lavoro, per la prima volta dal 1973 saremo uno Stato indipendente con pieno potere sulle nostre acque". Gli europei "sono amici e partner, e se il Regno Unito prospera ne beneficerà l'Unione europea". Poi si rivolge ai cittadini dell'Unione: "Saremo vostri amici, vostri alleati, vostri supporter e non dimenticheremo mai che siete il mercato numero uno, noi rimarremo sempre legati all'Europa, anche per i quattro milioni di europei che sono venuti a vivere negli ultimi anni nel Regno Unito".

Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, accoglie positivamente l'accordo raggiunto tra Unione europea e Regno Unito. "Interessi e diritti di imprese e cittadini europei garantiti", scrive Conte su Twitter, sottolineando il futuro ruolo del Regno Unito di "partner centrale e alleato per l'Unione e per l'Italia".

Subito dopo l'annuncio arriva la presa di posizione, dura e netta, della prima ministra scozzese Nicola Sturgeon: "La Brexit sta accadendo contro la volontà della Scozia – ha twittato – E non c'è accordo che possa mai compensare ciò che la Brexit ci porta via". Secondo Sturgeon, "è tempo di tracciare il nostro futuro come nazione europea indipendente".

"I lavori andranno avanti per tutta la notte", twittava a l'una il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. Nel mentre Sky News raccontava di cartoni pieni di pizze consegnate a tarda notte, proprio nella sede della Commissione Ue. Trovato l'accordo ci sarebbe stata un'ultima telefonata tra Boris Johnson e la presidente Ursula Von der Leyen. "Ad un passo dall'accordo", titola in apertura il Financial Times, ripercorrendo la lunga giornata di ieri per arrivare all'accordo di libero scambio tra sponde opposte della Manica.

Il primo passo verso la reale entrata in vigore di un accordo commerciale tra Uk e Ue, che eviti dazi doganali dal 1 gennaio 2021, è stato compiuto. A questo punto il testo finale deve essere ratificato sia dagli Stati membri dell'Unione, che dal Parlamento europeo, e servirà molto tempo. In attesa delle ratifiche il Consiglio Ue può decidere di applicare l'accordo provvisoriamente, ma non è comunque un processo immediato. Insomma, sembra sempre più una corsa contro il tempo quella che scade il 31 dicembre. Con l'anno nuovo il testo approderà al Parlamento europeo, come confermato dal presidente David Sassoli, dove verrà discusso e approvato: sarà un processo lungo, visto che il documento dovrebbe superare le duemila pagine.

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