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Breivik in tribunale: al via il processo per le stragi di Oslo e Utoya

Appena arrivato ha fatto in aula il saluto nazista, poi ha dichiarato di non riconoscere la Corte di Oslo. Anders Behring Breivik deve rispondere dell’assassinio di 77 persone, il processo durerà dieci settimane.
A cura di Susanna Picone
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Appena arrivato ha fatto in aula il saluto nazista, poi ha dichiarato di non riconoscere la Corte di Oslo. Anders Behring Breivik deve rispondere dell’assassinio di 77 persone, il processo durerà dieci settimane.

In Norvegia l’attenzione mediatica è oggi puntata su Anders Behring Breivik, il 33enne responsabile degli attacchi di Oslo e Utoya, attacchi durante i quali morirono 77 persone. L’estremista norvegese dovrà rispondere, nel corso del processo che inizia oggi e durerà dieci settimane, della bomba piazzata il 22 luglio nel centro di Oslo che uccise otto persone e della sparatoria dell’isola di Utoya, 67 morti di cui molti di età compresa tra i 14 e i 20 anni e che si trovavano sull’isola dove si svolgeva un campo estivo laburista. Oslo ha accolto Breivik, che verso le 8 del mattino ha lasciato il carcere per raggiungere il tribunale, con severe misure di sicurezza. Tutta l’area intorno al tribunale è stata chiusa e il passaggio è autorizzato solo per chi ha il permesso, lo stesso edificio del tribunale è controllato da poliziotti armati ed è stato passato ieri al setaccio con l’aiuto dei cani mentre lo spazio aereo è vietato ai piccoli aerei.

Breivik in aula fa il saluto nazista e dice di non riconoscere il tribunale di Oslo – Viene liberato dalle manette e, con il braccio teso e il pugno serrato, ha salutato le famiglie delle sue vittime presenti in aula e i sopravvissuti che testimonieranno nel corso del processo. Un saluto che rappresenta “la forza, l’onore e la sfida ai tiranni marxisti d’Europa”. Poi si è seduto tra i suoi avvocati, il procuratore Inga Bejer ha iniziato l’esposizione dei capi d’accusa mentre Breivik ha subito rilasciato una dichiarazione facendo sapere di non riconoscere il tribunale di Oslo “perché dipende dai partiti politici che sostengono il multiculturalismo”. Uno dei suoi avvocati ha detto che Breivik potrebbe anche esprimere “rincrescimento” per non aver ucciso altre persone: la sua tesi è sempre stata quella di aver agito come legittima difesa di fronte alla politica pro immigrati del governo laburista. “Riconosco i fatti ma non mi riconosco colpevole”, così Breivik ha risposto nel dichiararsi colpevole o innocente. Si è inoltre definito uno "scrittore" e un "comandante militare".

Breivik è sano di mente? – Una delle questioni da accertare nel corso di questo processo sarà la reale condizione dell’imputato che in una prima perizia era stato definito non responsabile dei suoi gesti perché non in possesso delle facoltà mentali mentre in una seconda, resa nota pochi giorni fa, un altro team di psichiatri ha capovolto il primo parere affermando che l’imputato non può essere definito uno psicotico. Lo stesso Breivik, in una lettera scritta dal carcere, ha smontato punto per punto la prima perizia affermando di voler morire in galera piuttosto che essere internato in un ospedale psichiatrico. Nel caso in cui Breivik verrà riconosciuto capace di intendere e di volere, l’accusa potrà chiedere una condanna di detenzione preventiva oltre quella massima prevista di 21 anni, prospettiva che potrebbe lasciare Breivik in carcere per un periodo non definito a causa del forte rischio che questo possa compiere altri atti di violenza.

Update – Breivik piange per il suo video propaganda – Prima impassibile alla lettura dei capi di imputazione, poi si commuove quando la corte ha mostrato il suo video propaganda diffuso il giorno degli attacchi. Occhi lucidi, labbro tremante, con le mani si è asciugato il volto ma dopo un po’ la commozione ha fatto spazio nuovamente alla lucidità. In tribunale è stato mostrato, dopo il video propaganda, un filmato di immagini inedite dell’attentato di Oslo registrate da telecamere di sorveglianza. Nel video si vedono i passanti camminare in direzione del furgone imbottito di esplosivo, poi il lampo dell’esplosione. Molti presenti in aula, vedendo queste nuove immagini, non sono riusciti a trattenersi mentre Breivik ha osservato il tutto nuovamente impassibile.

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