Brasile, secondo i media Lula potrebbe dichiararsi rifugiato politico in Italia

L'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva potrebbe dichiararsi rifugiato politico in Italia. Sono le indiscrezioni pubblicate dal settimanale Veja. Il "piano segreto" sarebbe stato studiato per evitare la pena detentiva all'ex premier, coinvolto nello scandalo Petrobas con l'accusa di occultamento di patrimonio e frode fiscale. Ma perché la scelta è caduta nostro paese? Secondo quanto riporta Veja, il motivo sarebbero le origini italiane e la doppia cittadinanza della moglie, Maria Leticia. Lula dovrebbe quindi chiedere asilo a un'ambasciata e, con il benestare del parlamento, essere trasferito da lì all'aeroporto.

L'ex presidente brasiliano si è sempre dichiarato innocente verso le accuse che gli sono contestate. Per evitare l'arresto si era pensato a una sua nomina a ministro – della "Casa civile", sostanzialmente l'equivalente del nostro Rapporti con il Parlamento – del governo guidato da Dilma Rousseff, che gli consentirebbe di trasferire la sua giurisdizione alla Corte Suprema. Quest'ipotesi, però, era stata bloccata da una sentenza provvisoria di un giudice federale brasiliano del quarto tribunale del Distretto federale che aveva sospeso la nomina dell'ex presidente. Per il tribunale ci sarebbero stati indizi di "irregolarità" in quello che potrebbe rappresentare un "intervento indebito nell'attività della polizia, dei pm e della magistratura". Nello stesso provvedimento provvisorio è stato disposto che la presidente Dilma Rousseff sia intimata all'"immediata esecuzione" della sua decisione. Adesso sulla questione dovrà pronunciarsi la Corte Suprema. Non è un buon momento per la presidente Rousseff, che sperava che l'ingresso di Lula nell'esecutivo potesse essere utile per rafforzarlo.