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Brasile, il dramma di una poliziotta: “Morta tra le braccia del marito sulla porta dell’ospedale”

Raquel Monteiro de Albuquerque, una poliziotta di 48 anni, è morta ancor prima di riuscire a varcare la soglia dell’ospedale Dom Zico di Belem, capitale dello Stato di Parà. Secondo il vicepresidente del Sindacato degli agenti della polizia civile di Parà, prima di andare in ospedale si era presentata al pronto soccorso di alcune strutture private con sintomi di coronavirus senza riuscire a essere ricoverata perché erano già al completo.
A cura di Susanna Picone
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Una drammatica storia arriva dal Brasile alle prese con l'emergenza coronavirus: secondo quanto reso noto dai media locali, una donna di quarantotto anni è morta sulla porta di un ospedale. La donna, Raquel Monteiro de Albuquerque, era una poliziotta. Come raccontato dal cugino Daniel Costa Moura, la poliziotta "è morta tra le braccia di suo marito, dentro la macchina, sulla porta dell'ospedale". Secondo quanto ricostruito dai media locali, l'agente non sarebbe riuscita a varcare la soglia dell'ospedale Dom Zico di Belem, capitale dello Stato amazzonico di Parà, nel Nord del Brasile. La morte della donna risale a sabato sera.

L'agente aveva febbre alta e difficoltà respiratorie ma non era stata ricoverata

Il vicepresidente del Sindacato degli agenti della polizia civile di Parà, Pablo Farah, ha detto che prima di andare in ospedale la quarantottenne si era presentata al pronto soccorso di alcune strutture private: lamentava sintomi come febbre alta e difficoltà respiratorie, ma non sarebbe stata ricoverata perché le strutture erano già al completo. Pablo Farah ha sottolineato che, anche se Belem è l'epicentro dei casi di Covid-19 nello Stato brasiliano, le cure alla poliziotta non potevano essere negate. "L'emergenza deve accogliere. Di sicuro sarà tutto sottoposto a indagini e la famiglia agirà di conseguenza", ha commentato il sindacalista.

La polizia: "Forse ennesima vittima del coronavirus"

In un messaggio di cordoglio la polizia ha ringraziato la poliziotta per i "oltre 20 anni di dedizione, responsabilità e amore per la professione e il servizio pubblico". Tuttavia, per il momento non è stata confermata la causa del decesso sebbene il sospetto sia il coronavirus. "L'impiegato potrebbe essere stata l'ennesima vittima della pandemia che sta affliggendo il Brasile e il mondo. Questa piaga non sceglie la religione, la razza, la posizione sociale o economica, in quanto è un nemico silenzioso e mortale", si legge nella nota della polizia.

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