Brasile, ciclone causa 38 morti nello stato di Rio Grande do Sul: nella zona molti emigrati italiani
È di almeno 38 morti il bilancio delle vittime del ciclone extratropicale che si è abbattuto domenica scorsa sullo Stato brasiliano di Rio Grande do Sul: ai deceduti, tuttavia, si devono aggiungere nove dispersi, mentre per oggi è previsto un ritorno delle precipitazioni che renderà ancor più complesso il lavoro dei soccorritori. Il governatore di Rio Grande do Sul, Eduardo Leite, ha decretato lo stato di calamità pubblica ed ha detto di temere che il numero delle vittime salirà ancora, una volta che i soccorritori potranno accedere alle aree rimaste isolate. Sono già rimaste senza le loro case 2.319 persone, mentre altre 3.575 sono state sfollate.
Tra le città maggiormente colpite ci sono Muçum (dove si è abbattuto un vero e proprio tifone e si concentra il maggior numero di vittime), Roca Sales, Nova Bassano, Santa Tereza, Bento Gonçalves, Estrela, Ibiraiaras, Passo Fundo, Mato Castelhano, Encantado, Lajeado, Arroio do Meio, oltre al distretto di Santa Bárbara, a São Valentim do Sul.
Quelle interessate dal ciclone sono zone con un alto tasso di popolazione di origine italiana, oltre che tedesca. "Sto seguendo con apprensione e dolore le notizie che giungono dal Rio Grande do Sul. Una sciagura che sentiamo come fosse avvenuta nella nostra stessa terra per i legami storici, linguistici e di costumi che ci legano a quell’area del Brasile – scrive in una nota il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia –. Ho scritto al Governatore Edgardo Figuereido Cavalheiro Leite per esprimere fraternamente tutta la solidarietà a nome dei veneti. La Regione resta a disposizione per valutare eventuali modalità di aiuto e collaborazione ove possibile".