Brasile, cannibali uccidono e mangiano una donna dopo averla violentata davanti al marito
Rapina, stupro, tortura, omicidio, possesso illegale di armi e sospetto cannibalismo. Sono le sconvolgenti accuse alle quali sono chiamati a rispondere Daniel Santos Neves, 29enne e Carlos Alberto Neres, 25 anni, di Camaçari, nel nord est del Brasile, arrestati con tre adolescenti, di età compresa tra 13, 14 e 16 anni, dopo una segnalazione anonima che invitava la polizia a cercare i resti di una coppia scomparsa, Juvenal, 57 anni, e Cristina Amaral, 44enne, nel giardino di casa loro. Secondo la detective Maria Tereza Santos, capo della divisione omicidi, l’uomo e la donna sono stati vittime di barbarie e cannibalismo. “Gli organi interni , incluse le ovaie e le tube di Falloppio sono state strappate dal corpo della femmina e mancano altre parti del corpo. Non vi è alcuna indicazione su dove siano questi organi” ha rivelato l’agente a Focus On News.
Le vittime potrebbe essere state cannibalizzate “mentre erano ancora vive” ha fatto intendere la Santos. Secondo i poliziotti, la coppia sarebbe stata presa di mira da una banda locale: gli Amaral avrebbero recentemente vinto una causa relativa ad una richiesta di risarcimento pari a 70.000 reais (circa 18.000 euro); soldi che gli aggressori ritenevano essere nascosti nella residenza. La nonna di uno degli adolescenti arrestati ha lavorato come addetta alle pulizie per le vittime e avrebbe condiviso la "buona notizia" con suo nipote. Da lì la decisione del colpo. Stando a quanto ricostruito, Juvenal è stato brutalmente picchiato, pugnalato e costretto a guardare mentre sua moglie veniva violentata di fronte a lui, dopo che gli aggressori hanno fallito nel tentativo di estrarre il denaro da una cassaforte. "Sembra che le vittime siano state tenute in ostaggio e torturate senza pietà per almeno 24 ore prima di essere uccise” ha detto l’agente Santos. I corpi mutilati della coppia sono prima bruciati e poi sepolti in una tomba improvvisata nel cortile sul retro della casa. Sono stati gli stessi sospettati a rivelare il luogo dove avevano nascosto i due cadaveri. La banda è stata trovata in possesso di fucile calibro 12, una pistola e un'auto che si crede essere di proprietà delle vittime.