Borrell: “La Russia continuerà la guerra con o senza sanzioni al gas, ora serve dare armi a Kiev”
Il Consiglio Affari esteri dell'Unione europea si è riunito oggi per discutere dell'aggressione russa all'Ucraina, ma nessuna decisione è stata presa in merito alle sanzioni al settore energetico. Il Parlamento europeo aveva chiesto di rafforzare la risposta sanzionatoria di Bruxelles, in particolare dopo gli orrori emersi da città come Bucha, teatro di massacri di civili: ma sull'embargo a gas e petrolio dalla Russia gli Stati membri continuano a frenare, preoccupati per le conseguenze economiche che ricadrebbero sull'Ue. "Abbiamo analizzato quali sono i livelli di dipendenza energetica dei vari Paesi dalla Russia: ora ci sono due modi per ridurre tale dipendenza, un modo volontario che si sta già attuando e un modo collettivo attraverso un'imposta per limitare le quantità, ma non c'è ancora un metodo vincolante collettivo", ha spiegato l'Alto rappresentante per la politica estera e sicurezza della Ue Josep Borrell al termine della riunione con i ministri degli Esteri dell'Ue, sottolineando che comunque per oggi non fosse attesa alcuna decisione.
"È facile per chi non è dipendente dal gas russo dire di non usarlo", ha proseguito Borrell, spiegando che la crisi ucraina ha creato uno shock asimmetrico per i Paesi dell'Ue. E ad ogni modo: "Le battaglie che vedremo nell'est dell'Ucraina avverrebbero anche con l'embargo al gas e al petrolio russo: ciò che fa la differenza in questo momento sono gli aiuti militari". In altre parole, ora come ora non conta tanto tagliare i rifornimenti di gas dalla Russia, quanto inviare più armi alla resistenza ucraina. "L'esercito russo sarà lo stesso la settimana prossima e quella dopo, che si tagli o no il gas. Al momento la Russia disporrà di questi mezzi per fare la guerra, non facciamoci illusioni", ha aggiunto l'Alto rappresentante.
Borrell ha quindi condannato duramente la Russia. "Più ci sono atrocità, più ci rendiamo conto di come la Russia di Putin fa la guerra. L'esercito sta attaccando la popolazione civile in modo indiscriminato, questa non è guerra è attività criminale, non ha altri nomi", ha detto, ricordando di quando stava tornando da Kiev e ha appresso del bombardamento in una stazione piena di civili. Nei prossimi giorni, secondo l'Alto rappresentante, i combattimenti aumenteranno: "Ci sarà una massiccia offensiva russa nel Donbass, occorrerà aiutare l'Ucraina con mezzi militari. Nei prossimi giorni e settimane ci saranno battaglie sul terreno e serviranno più armi. Le sanzioni non hanno effetto nel breve termine, ma ciò non vuol dire che non dobbiamo proseguire su questa strada", ha concluso.