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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Bombe sull’ultimo ospedale di Gaza, un medico a Fanpage: “Situazione pessima, non abbiamo medicine né letti”

“Siamo costretti ad operare in una città fantasma e l’esercito israeliano minaccia di morte persino i fantasmi”, la testimonianza da Gaza del dottor Mohammed Abu Sabla dopo l’ultimo attacco sull’ospedale al Ahli.
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Decine di madri che spingono i figli feriti su letti d’ospedale fuori dal luogo che avrebbe dovuto proteggerli, salvarli. L'ospedale Al Ahli è stato di nuovo un target dell’esercito israeliano. Nella notte tra sabato e domenica due missili hanno colpito il pronto soccorso, l’area del ricevimento dei pazienti, le ambulanze, la farmacia e il laboratorio dell’ospedale cristiano Al Ahli, di Gaza City.

Era già sopravvissuto due volte, a due diversi bombardamenti dell’aviazione israeliana, rimanendo l’ultimo ospedale interamente operativo nel nord della Striscia. I video girati dai giornalisti di Gaza mostrano i pazienti portati via sui letti da degenza dai propri parenti, dai propri padri, dalle proprie madri, dai propri fratelli. Tra loro anche un bambino ferito che è morto durante la fuga per mancanza di ossigeno e per le rigide temperature fuori dall'edificio.

Tra le macerie dell’ospedale non solo centinaia di medicinali e macchinari indispensabili per salvare la vita dei feriti, ma anche la croce della chiesa che sorgeva accanto al pronto soccorso, anch’essa parzialmente distrutta dall'aviazione israeliana.

“Niente può entrare a Gaza, tutto quello che viene distrutto non può essere sostituito. A Gaza 38 ospedali sono stati resi da Israele completamente fuori servizio, questo era l’ultimo ospedale interamente funzionante”, racconta Mohammed Abu Sabla, perfusionista dell’ospedale European di Gaza, "lo stesso ospedale era già stato bombardato due volte, una delle quali il 17 ottobre 2023, causando centinaia di feriti”.

Il portavoce del Ministero della Salute di Gaza ha dichiarato all’emittente araba Al Jazeera che: “Israele sta sistematicamente distruggendo il sistema sanitario nella Striscia. Siamo sull'orlo di un disastro ambientale e sanitario a causa del divieto di importazione di medicinali e vaccini pediatrici”. Nonostante ciò l'esercito dello Stato ebraico non sembra intenzionato a smettere di commettere crimini di guerra e ha avvisato che l'ospedale Al Ahli potrebbe essere bombardato nuovamente.

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“La situazione sanitaria a Gaza è pessima – continua il dottor Abu Sabla a Fanpage.it – non ci sono più strutture mediche, non ci sono abbastanza medicine, non ci sono abbastanza letti. L'ospedale di Al Shifa, il più grande di Gaza, è ora ridotto a un sesto delle sue capacità, dopo essere stato invaso, incendiato e completamente distrutto dall’esercito israeliano. L'edificio della chirurgia specializzata è completamente raso al suolo, i soldati israeliani hanno danneggiato gran parte delle attrezzature e arrestato il suo direttore. L'ospedale Nasser funziona ma non ha abbastanza medicine. L'ospedale Al Aqsa di Deir al Balah è molto piccolo e non può soddisfare le esigenze dei pazienti. L'ospedale indonesiano di Gaza è stato bombardato. L'esercito israeliano ha dato fuoco all'ospedale Al-Quds che adesso è fuori servizio”.

Prima che si interrompa il collegamento, il dottore dichiara con la voce tremante: “Adesso l'esercito israeliano è molto vicino all'European Hospital e i feriti hanno paura di venire qui per timore di essere uccisi. L'esercito israeliano lancia spesso granate e missili intorno all'ospedale. Siamo a corto di gasolio e di generatori, le macchine per l'ossigeno rischiano di non funzionare più a breve. I feriti sono in ospedale per essere curati, ma muoiono per la mancanza di medicine. Siamo costretti a operare in una città fantasma e l’esercito israeliano minaccia di morte persino i fantasmi”.

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