Bombe alla maratona di Boston: l’accusato si dichiara innocente
Dzhokhar Tsarnaev si è dichiarato non colpevole davanti al giudice. Il 19enne è accusato di essere l’artefice dell’attentato alla maratona di Boston. Le accuse a cui dovrà rispondere sono utilizzo di armi di distruzione di massa e altri 29 reati. Il ragazzo e il fratello Tamerlan, che è morto a 26 anni durante un inseguimento con la polizia, sono stati riconosciuti quali colpevoli degli attentati. Essendo morto il fratello,però, ora lui è l’unico imputato. Il 15 aprile scorso due esplosivi hanno causato la morte di tre persone e il ferimento di 264. Gli ordigni si trovavano nelle vicinanze dell’arrivo. Tra i capi d’accusa c’è la presunta uccisione di un poliziotto dell’università avvenuta nei giorni successivi all'attacco e di aver causato un incidente con un’auto rubata. Gli inquirenti hanno trovato documenti islamisti radicali scaricati prima dell’esplosione.
Per 17 dei capi d’accusa è prevista la pena di morte ed è probabile che i pubblici ministeri la richiedano per Dzhokhar Tsarnaev. Durante l’udienza erano presenti due sorelle dell’accusato, una delle quali ha pianto durante gran parte dell’udienza. Al momento di uscire il ragazzo ha rivolto un sorriso alla famiglia e gli ha mandato un bacio. Anche se l'udienza sarebbe durata solamente sette minuti, alle 7.30 di mattina le persone si erano già radunate davanti al tribunale per assistervi. La famiglia è di origine cecena ed è emigrata dalla Russia negli Stati Uniti più di dieci fa.