Bombe a Leopoli, il racconto a Fanpage: “Prima il boato, poi la colonna di fumo. È stato orribile”

"Noi stiamo bene, siamo tranquilli, così come le persone intorno a noi. Ora però sta calando il buio e ci troviamo in cortile. Non nascondo che sta cominciando a fare freddo". A parlare a Fanpage.it è Serena, che fa parte del team della Ong Mediterranea Saving Humans che oggi si trovava a Leopoli quando la città è stata colpita dalle bombe russe, che sono finite su una serie di obiettivi ciivli.
Tra questi, anche il centro commerciale Auchan nel quartiere di Solonka, dove Serena e altri della missione di Mediterranea si erano fermati a pranzare in attesa di raggiungere una chiesa poco distante, dove il team medico sanitario stava visitando i profughi di guerra ospitati nella struttura.
"Questa mattina abbiamo visitato un centro, poi nel pomeriggio avremmo dovuto raggiungere il centro dove siamo adesso e nel mezzo ci siamo fermati in questo centro commerciale per pranzare. Per fortuna, l'avevamo lasciato poco prima dell'attacco. Abbiamo sentito le esplosioni, l'odore di bruciato e visto la colonna di fumo, ma noi eravamo già a qualche chilometro di distanza, a circa 5 minuti di auto", ha detto Serena.
La quale ha spiegato che al momento lei e il resto del team si trovano in un centro che ospita centinaia di persone, tra cui molte donne e bambini. "Siccome la struttura dove eravamo non ha rifugio, ci siamo sposati all'esterno. Sta cominciando a calare la notte e a fare freddo. Manca anche l'elettricità, come possiamo vedere anche dai palazzi che ci circondano, rimasti completamente al buio. È stato orribile", ha concluso.
Nel corso dei bombardamenti di oggi, come riferiscono le autorità regionali, sarebbe stata colpita anche una infrastruttura energetica che ha lasciato senza elettricità l'80% della città di Leopoli. Di conseguenza non c'è acqua calda e nemmeno la possibilità di riscaldamento, ha precisato il sindaco, oltre al fatto che anche i mezzi pubblici hanno dovuto fermarsi. Sempre il primo cittadino ha fatto sapere che una persona è stata ferita a causa dell'attacco missilistico ed è stata ricoverata in ospedale.