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Guerra in Ucraina

Russia-Ucraina, bombardata la caserma di Mykolaiv, decine di morti tra le truppe: si scava tra le macerie

Sarebbero decine le vittime del raid aereo che ha colpito la base militare di Mykolaiv nel sud dell’Ucraina. All’interno c’erano 200 soldati ucraini. I soccorritori stanno ancora scavando per tentare di trovare persone in vita.
A cura di Chiara Ammendola
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Sarebbero decine le vittime dei bombardamenti che hanno preso di mira una base militare a Mykolaiv nel sud dell'Ucraina. Nella tarda serata di ieri i missili russi hanno colpito la caserma dove all'interno, secondo quanto riferito da Afp, si trovavano almeno 200 persone. Un primissimo bilancio ha parlato di almeno 45 morti ma stando a quanto riportato da diverse tv che hanno raggiunto il posto questa mattina i corpi estratti dalle macerie sarebbero molti di più. Una scena drammatica quella che si sono trovati davanti i soccorritori che, insieme con i militari, hanno iniziato le operazioni di soccorso.

Il reporter belga Robin Ramaekers che lavora per l'emittente pubblica fiamminga VTM ha raggiunto la base militare questa mattina e ha
parlato di almeno 80 corpi estratti dalle macerie, con "molti altri sotto". Al momento il bilancio delle vittime non è stato confermato dalle autorità ucraine. "Stanno continuando a cercare i corpi qui a Mykolaiv, allo stesso tempo c'è stata un'altra sirena di raid aereo, quindi tutti giù dai rifugi antiatomici", ha spiegato Ramaekers citato dalla BBC. Il sindaco della città, Oleksandr Senkevich, ha parlato di una "situazione difficile", con numerosi villaggi circostanti in mano ai russi.

La città Mykolaiv si trova a 130 km di distanza dal porto di Odessa, e a 80 km da Cherson, l'unica città ucraina di fatto occupata dai russi. Insieme a Mariupol è uno dei principali obiettivi dell'esercito russo che sta attaccando a sud dalla Crimea, secondo gli analisti la strategia bellica di Mosca sarebbe volta proprio a unificare Donbass, Crimea e sud dell'Ucraina per togliere lo sbocco sul Mar Nero. In questo modo si fermerebbe l'economia del paese, fatta soprattutto di esportazioni e si interromperebbe l'importante flusso di importazioni già fortemente ostacolato dalla presenza di numerose navi russe proprio di fronte ad Odessa.

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