Bombardamenti in Libia, Maroni: “Non riusciamo a capire la decisione di Berlusconi”
Il via libera ai bombardamenti in Libia deciso dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi continua a far discutere. Le ultime dichiarazioni sulla faccenda le ha rilasciate il Ministro degli Interni Roberto Maroni, il quale, a seguito di un colloquio avuto con Bossi, ha dichiarato che "la linea della Lega sulla questione della Libia non cambia". Già, perché il Carroccio è sempre stato contrario ai bombardamenti e il Ministro, raggiunto telefonicamente dall'Ansa, ha tenuto a ribadirlo:
La Lega ha sempre sostenuto che la posizione italiana sulla questione Libia doveva essere come quella della Germania, Berlusconi nell'ultimo Consiglio dei ministri aveva mantenuto questa posizione, che era già fin troppo con la messa a disposizione delle basi, quindi siamo rimasti sorpresi dalla annunciata escalation. Non riusciamo a capire perché una decisione così, che era già stata contrastata da lui in Consiglio dei ministri, sia stata presa senza consultare nessuno. Non siamo qui solo a spingere bottoni.
Le parole di Maroni suonano molto minacciose e hanno seccamente smentito quanto detto poco prima dal capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni che, nella seduta congiunta delle commissioni Esteri e Difesa con i Ministri La Russa e Frattini, aveva assicurato fedeltà all'esecutivo, dichiarando di muoversi "sulla linea di Napolitano" e "nell'ambito della direttiva Onu".
Insomma Maroni conferma quanto apparso sulle colonne de La Padania. Il quotidiano leghista stamane ha riferito di una telefonata tra Umberto Bossi e Giorgio Napolitano nella quale il senatùr avrebbe rivelato al capo dello Stato che "il Consiglio dei ministri non ha mai detto sì ai bombardamenti". Non solo. Il leader del Carroccio avrebbe avuto parole poco lusinghiere sull'atteggiamento di Berlusconi, reo a suo dire di essere troppo accondiscendente con tutti per cercare di acquisire peso internazionale.
La spaccatura all'interno della compagine governaiva, che ha già portato al rinvio del Consiglio dei Ministri di questa settimana, potrebbe quindi innescare delle dinamiche al momento impossibili da decifrare. E l'eventualità che sia proprio la Lega a chiedere un passaggio parlamentare sulla questione appare tutt'altro che remota. Intanto La Russa fa sapere che l'Italia è pronta a bombardare.