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Bomba sotto un’auto a Liverpool, arrestate 3 persone: “Hanno aiutato il kamikaze sul taxi”

Sono state arrestate 3 persone per l’esplosione avvenuta a Liverpool nella giornata di ieri. Secondo le prime indiscrezioni, l’autista del taxi ha chiuso il kamikaze nella vettura evitando la strage.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono tre le persone arrestate per terrorismo a seguito dell'esplosione avvenuta nella giornata di ieri vicino al Women's Hospital. Un taxi si è fermato nei pressi della struttura e poi è esploso. L'avvenimento ha causato la morte di una persona e le forze dell'ordine sono all'opera per accertare quanto accaduto in queste ore. Il conducente della vettura, fuggito dall'auto subito dopo l'esplosione, è rimasto ferito mentre il passeggero a bordo è molto sul colpo. Sarebbe lui, secondo le prime indiscrezioni, il presunto kamikaze. Per l'esplosione sono stati arrestati tre uomini di 29, 26 e 21 anni della zona di Kensington.

L'attacco è stato dichiarato formalmente un "atto terroristico". Lo ha annunciato la polizia locale che ha lavorato al caso. L'attentatore aveva con sé un ordigno rudimentale che il tassista ha intravisto mentre guidava. Per questo motivo lo ha chiuso tempestivamente all'interno della vettura dopo essere uscito dal taxi. Non ci sono ancora notizie certe sul sul movente. Secondo le autorità, l'attentatore potrebbe aver deciso di colpire proprio in occasione del Remambrance Day, giornata in cui il Regno Unito e i Paesi del Commonwealth ricordano i caduti di guerra. La cerimonia si stava svolgendo poco lontano dal Women's Hospital. Oppure, altra pista non esclusa, avrebbe avuto come obiettivo proprio l'ospedale pediatrico.

All'interno della clinica per le donne vi erano al momento dell'esplosione diverse partorienti. Una di loro ha fornito una testimonianza alla BBC su quanto accaduto. "Mio marito era poco lontano da quel parcheggio quando l'auto è esplosa – ha raccontato -. Ha visto l'auto esplodere ed è sconvolto da quelle immagini. Io stavo allattando il mio bambino e ho saputo cosa stava accadendo soltanto quando il mio compagno è venuto a dirmelo. Ha avuto paura anche per me e per nostro figlio temendo un agguato all'interno della clinica".

Subito dopo l'esplosione, l'ospedale ha chiuso tutte le porte. Ai pazienti, così come ai parenti, è stato vietato l'ingresso e l'uscita dalla struttura. Le persone hanno cercato di fuggire usando l'ingresso sul retro. Sono state ore di terrore quelle all'interno del Women's Hospital. La situazione si è sbloccata solo quando sono intervenuti gli agenti dell'antiterrorismo. Il primo ministro Boris Johnson ha espresso il suo cordoglio su Twitter, dichiarandosi vicino alle famiglie di coloro che sono stati colpiti dall'esplosione. "Voglio ringraziare i soccorsi – scrive ancora sul suo account ufficiale – e tutti gli agenti che sono intervenuti tempestivamente per assicurare i responsabili alla giustizia".

Le perquisizioni per tre giovani

Sono stati effettuati tre raid subito dopo l'esplosione: il primo poche ore dopo il fatto sulla Rutland Avenue, a poche miglia dall'ospedale. Gli agenti dell'antiterrorismo hanno bussato all'abitazione di uno dei tre ventenni arrestati basandosi anche sulle segnalazioni dei vicini. "Non abbiamo visto nessuno entrare o uscire da questa casa per settimane – spiegano – pensavamo fosse disabitata". La strada è stata transennata e alcuni residenti sono stati evacuati.

Una seconda pattuglia è intervenuta a Boaler Street, nella zona di Kensington. Gli agenti sono arrivati intorno alle 14.00 e hanno fatto irruzione in un'altra casa portando via due persone. Il capo della polizia Serena Kennedy ha cercato di rassicurare le persone presenti chiedendo di mantenersi distanti dalla casa appena perquisita.

Un quarto arresto è avvenuto poche ore fa ma ancora nulla è stato reso noto su quest'ultima operazione di polizia.

Il presunto kamikaze

Le prime indiscrezioni sull'accaduto riguardavano l'autista del taxi esploso, Dave Perry. L'uomo sarebbe uscito in tempo dalla vettura, chiudendo all'interno il presunto kamikaze salito a Sefton Park. Secondo quanto raccontato dal conducente, sarebbe rimasto in silenzio fino all'arrivo davanti all'ospedale. Quando l'autista ha notato che stava armeggiando con qualcosa, si è insospettito e ha agito d'istinto.Perry è stato elogiato dai tabloid e dalla sindaca di Liverpool, Joanne Anderson.

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