Bomba San Pietroburgo, Darya Trepova arrestata per terrorismo per l’uccisione di Vladlen Tatarsky
Con l"accusa di avere compiuto un atto terroristico, una Corte di Mosca ha tramutato in arresto, almeno fino al 2 giugno, il fermo di Darya Trepova, accusata di avere compiuto l'attentato in cui è stato ucciso il giornalista-blogger Vladlen Tatarsky. Lo riferisce Ria Novosti.
Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. "Il dipartimento investigativo centrale del comitato investigativo russo ha intentato un'accusa contro Darya Trepova" per terrorismo. Lo riporta l'agenzia Tass.
Nello specifico la 26enne è accusata di "crimini ai sensi della parte 3 dell'articolo 205 del codice penale russo (attacco terroristico commesso da un gruppo organizzato che ha provocato la morte intenzionale di una persona) e la parte 4 dell'articolo 222.1 (Acquisizione, deposito, porto e trasporto illegali di esplosivi e ordigni esplosivi in un gruppo organizzato)".
L'attentato nel cafè di San Pietroburgo
Tatarsky (vero nome Maxim Fomin), 40enne, è stato ucciso due giorni, domenica 2 aprile, in un'esplosione in un caffè di San Pietroburgo dove avrebbe dovuto tenere un discorso. Più di 30 persone sono rimaste ferite.
In un filmato rilasciato dalle autorità lunedì – probabilmente registrato sotto costrizione – la Trepova ha ammesso di aver portato una statuetta al bar che poi è esplosa. Ma la 26enne ha detto di non immaginare che ci sarebbe poi stata un'esplosione, né ha ammesso altri ruoli.
Un altro video che circola sui social media mostra una giovane donna con un cappotto marrone che pare entrare nel bar con una scatola di cartone. Quest'ultima si può poi vedere su tavolo del caffè, prima che la donna si siede. Un altro video mostrava poi la statua consegnata a Tatarsky.
Chi era Vladlen Tatarsky
Vladlen Tatarsky era un noto blogger con più di mezzo milione di followers. Nato nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, ha affermato di essersi unito ai separatisti sostenuti dalla Russia quando è stato rilasciato dal carcere, dove stava scontando una pena per rapina a mano armata.
Faceva parte di una comunità di blogger militari pro-Cremlino che ha assunto un ruolo relativamente di alto profilo da quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022. È tra coloro che si sono spinti a criticare le autorità russe, i militari e persino il presidente Vladimir Putin per le battute d'arresto sul campo di battaglia.
