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Bomba d’acqua sull’Australia: la pioggia dà una tregua dagli incendi, ma è allarme inondazioni

Piove in Australia: nelle ultime ore una bomba d’acqua ha colpito soprattutto i territori del Galles del Sud, dove sono stati spenti ben 32 focolai. Esultano i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento dei roghi, che da mesi stanno distruggendo il Paese: “Le precipitazioni non li spegneranno del tutto, ma ci aiuteranno a contenerli”. Tuttavia, i fenomeni sono molto violenti e c’è il rischio che si sviluppino frane e inondazioni.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo l'apocalisse degli incendi, che ha devastato il territorio e provocato la morte di almeno 28 persone e di un miliardo di animali, oltre alla distruzione di oltre duemila case, arriva la pioggia a dare una tregua all'Australia. Una bomba d'acqua ha colpito nelle ultime ore le regioni meridionali del Paese, in particolare il Galles del Sud, la cui capitale è Sydney, tra le aree più colpite dall'emergenza, aiutando i vigili del fuoco a spegnere i roghi ancora in corso. "È un sollievo per i pompieri che lavorano qui", ha detto il New South Wales Rural Fire Service in un commento pubblicato sui social insieme ad un video che mostra la pioggia che cade su una foresta in fiamme. "Questa pioggia non spegnerà tutti i fuochi, ma contribuirà a contenerli". Gli acquazzoni hanno così contribuito ad estinguere 32 focolai nella zona. Anche le temperature sono calate, passando dagli oltre 40 gradi dei giorni scorsi ai 17 gradi.

Una tempesta ha raggiunto anche a Victoria e Melbourne e numerosi sono stati i video e le foto che sono state pubblicate sui social network da numerosi utenti che hanno salutato l'evento come un vero e proprio miracolo, anche se le precipitazioni sono state particolarmente intese. Basti pensare che nel sobborgo di Saint Albans sono caduti oltre 77 millimetri di pioggia in soli 30 minuti. A ciò si aggiungano i venti che hanno raggiunto quota 133 chilometri orari, causando danni alle case. Da mesi la situazione in Australia è esplosiva a causa dei cambiamenti climatici. Erano almeno tre mesi che non pioveva nel paese, il che ha contribuito ad aumentare il numero e l'intensità degli incendi, insieme anche alle alte temperature, che hanno ridotto in cenere un'area complessiva pari a ben 10 milioni di ettari, circa un terzo dell'Italia. E ora sono previsti tra i 20 e 40 millimetri di pioggia su gran parte del Paese, dove anche gli agricoltori sono in seria difficoltà. Stando alle ultime previsioni, piogge sempre più intense si registreranno a partire da lunedì prossimo, complice un vortice di bassa pressione che sta raggiungendo il Pacifico meridionale.

Ma non è tutto oro quel che luccica. L'emergenza incendi è ancora lontana dalla sua risoluzione. Senza sottovalutare ulteriori problemi che le forti piogge potrebbero portare, come il pericolo inondazioni. "I temporali in questo caso sono un po' un'arma a doppio taglio. Mentre possono portare pioggia molto utile a estinguere gli incendi che stanno distruggendo il nostro Paese, può anche scendere in quantità piuttosto elevate e diventare rischiosa al pari dei roghi degli ultimi mesi", ha detto Kevin Parkyn del Bureau of Meteorology, il quale anche sottolineato che "c'è un'alta concentrazione di cenere in un paesaggio molto vulnerabile, che unite alle brevi quanto forti bombe d'acqua potrebbe dar vita a frane".

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