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Bolivia, i minatori in rivolta uccidono il viceministro degli Interni

La vicenda è accaduta a Panduro, zona in cui il viceministro Rodolfo Illanes era stato inviato per aprire un dialogo con i minatori boliviani che da mesi protestavano contro la riforma delle organizzazioni sindacali.
A cura di C. M.
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Rodolfo Illanes
Rodolfo Illanes

Prima è stato sequestrato e poi picchiato selvaggiamente, fino a ucciderlo. Il viceministro boliviano degli Interni, Rodolfo Illanes, 58 anni, è stato ritrovato privo di vita, con evidenti segni di percosse. Era stato inviato nella provincia di Panduro allo scopo di aprire un dialogo con i minatori che da tempo erano in sciopero per protestare contro la riforma delle organizzazioni sindacali promossa dal governo, ma questo dialogo non c'è stato il tempo di instaurarlo: Illanes è stato rapito e picchiato a morte. Il suo cadavere è stato ritrovato da un giornalista del posto che stava seguendo le trattative tra l'esponente del governo e i minatori boliviani. "Ucciso in una maniera vigliacca e brutale.Il nostro profondo dolore va ad unirsi allo sconforto dei familiari" è stato il commento a caldo del ministro degli Interni Carlos Romero.

Sin dalla fine del mese di maggio sugli altipiani di Panduro sono in atto scontri violenti tra i manifestanti e le forze dell'Ordine inviate sul luogo dal presidente Morales. "Ci siamo diretti nel luogo dove sapevamo che i minatori stavano trattenendo il viceministro e abbiamo trovato il cadavere di Illanes. Noi siamo molto spaventati. Dall'inizio delle proteste sono stati uccisi alcuni minatori. Adesso la situazione è decisamente precipitata", ha dichiarato Mosé Flores, il giornalista che ha ritrovato il corpo del politico boliviano.

Stando alle prime ricostruzioni, il viceministro era stato inviato a Panduro solamente 24 ore prima del suo omicidio. Intorno alle 16 aveva dichiarato a una radio locale di essere protetto da 100 compagni, ma questo non ha impedito il sequestro e la successiva aggressione a morte. Secondo il medico legale la morte sarebbe intervenuta tra le 17.30 e le 18. "Il governo non lascerà impuniti i criminali colpevoli", ha dichiarato il ministro della Difesa, Reymi Ferreira. La polizia boliviana ha già arrestato più di cento persone.

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