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Bolivia, disabili caricati dalla Polizia: protestavano per avere maggior sussidi (VIDEO)

Una cinquantina di disabili si sono diretti a La Paz per chiedere allo Stato più incentivi economici. I manifestanti hanno provato ad entrare nel palazzo di Governo, ma sono stati fermati dai poliziotti che li hanno caricati e bloccati con spray al peperoncino.
A cura di Daniela Caruso
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Scontri tra disabili e Polizia in Bolivia

Una cinquantina di disabili boliviani ha raggiunto la capitale per manifestare e chiedere maggiore assistenza economica allo Stato. Ieri, a La Paz, sono scoppiati duri scontri con le forze dell’ordine, le quali nonostante avessero a che fare con persone con evidenti handicap fisici, non hanno esitato a usare la forza. Un rappresentante dei disabili ha dichiarato di essersi sentito “veramente oltraggiato.Qui si tratta qui si tratta dei nostri diritti umani, non può esistere tanto odio. Noi non siamo uguali alle altre persone?”. La violenza si è accesa quando i diversamente abili hanno cercato di entrare nel palazzo del governo, per consegnare la petizione, con tanto di firme annesse, nella quale chiedevano, appunto, più sussidi. Una ragazza presente sul posto ha raccontato ciò che è successo in quei concitati istanti: “Ci hanno sparato con i gas tre volte, ci hanno caricato, non è giusto". I manifestanti hanno cercato di infrangenere il cordone della polizia con stampelle e sedie a rotelle, ma gli agenti, equipaggiati di tenuta anti sommossa li hanno caricati e attaccati con spray al peperoncino.

Nei disordini sono state arrestate tre persone le quali, secondo quanto riferito da Amanda Dàvila, ministro della Comunicazione, non sarebbero disabili, ma semplicemente soggetti che volevano creare volontariamente disordini, dei quali si contano decine di feriti. Il Presidente Evo Morales sta perdendo consensi nel paese sudamericano e la protesta dei disabili è una spia di questa delicata situazione politica che si sta delineando in Bolivia. Morales salì al potere nel 2006 e divenne il primo presidente indigeno del Paese, riuscendo a racimolare ampi consensi, anche grazie al suo piano elettorale, che prevedeva una serrata battaglia contro la povertà e le disuguaglianze sociali.

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