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Boko Haram, nuova strage: più di 100 civili sgozzati e decapitati a Fotokol

Atroce vendetta dei ribelli ultra-estremisti contro l’intervento delle truppe camerunensi e del Ciad. I miliziani hanno fatto irruzione nel villaggio a confine con la Nigeria e hanno trucidato almeno cento civili.
A cura di Biagio Chiariello
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Il gruppo islamico Boko Haram ha decapitato e trucidato almeno un centinaio di civili nella cittadina di Fotokol, nel nord del Camerun, vicino al confine della Nigeria. Lo hanno riferito in via riservata fonti delle forze di sicurezza di Yaoundé, secondo cui l'attacco sarebbe da considerare una rappresaglia dei jihadisti che, nell’ambito dell'operazione militare congiunta lanciata dalle truppe del Ciad e del Camerun, erano stati costretti a lasciare la città nigeriana di Gamboru: decine di estremisti della setta, secondo il governo di N'Djamena, erano rimasti uccisi. Negli scontri avrebbero perso la vita almeno 50 membri di Boko Haram e sei soldati camerunensi. “Ci sono cadaveri degli uomini di Boko Haram sparsi dappertutto”, hanno spiegato le fonti.  Boko Haram ha fatto irruzione a Fotokol e assassinato più di un centinaio di persone nella moschea e nelle loro case", ha raccontato uno dei capi villaggio locali, che ha perso un figlio nella strage. I Fotukol si trova in una area di estrema importanza strategica, proprio sul confine con la Nigeria nord-orientale, e dista inoltre una cinquantina di km dalla frontiera con il Ciad e un centinaio da quella con il Niger, altri due Paesi impegnati nella lotta alla setta radicale.L'Unione africana aveva autorizzato la settimana scorsa una forza regionale, composta da 7.500 soldati, per la lotta contro Boko Haram, che vuole creare una sorta di califfato islamico nel nord della Nigeria. Si tratta della prima grande offensiva regionale contro gli ultra-islamisti.

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