Boeing si chiarerà colpevole per incidenti aerei in Indonesia ed Etiopia: sul 737 Max morirono 346 persone
Boeing ha accettato di dichiararsi colpevole dell'accusa di frode nei confronti della Federal Aviation Administration per i disastri aerei del 2018 e 2019. Si conclude così quindi l'indagine del Dipartimento di Giustizia americano sui due incidenti mortali che hanno coinvolto 346 persone su due 737 Max. Boeing pagherà una multa di 243,6 milioni di dollari. L'accusa si riferisce ai due incidenti avvenuti in Indonesia e in Etiopia nel 2018 e 2019.
La Boeing ha dichiarato così di aver raggiunto un accorto con il Dipartimento di Giustizia Usa sui due incidenti mortali con il 737 Max avvenuti più di 5 anni fa. L'accordo è arrivato dopo una trattativa con il dipartimento di giustizia e l'ok a dichiararsi colpevoli per l'accusa di cospirazione per frode. Secondo i pubblici ministeri, infatti, il gigante dell'aviazione ha violato un precedente accordo che riguardava i disastri aerei.
Secondo il Dipartimento di Giustizia, a metà maggio di quest'anno che Boeing ha ignorato un accordo di rinvio dell'azione penale del 2021 non rispettando i requisiti per il miglioramento del suo programma di conformità ed etica. Le famiglie delle vittime, però, sono rimaste deluse dall'accordo raggiunto in questa sede.
Il velivolo è in servizio dal 2017 ed è utilizzato da decine di compagnie aeree in tutto il mondo. Nel 2018 e 2019 ci sono stati i due incidenti citati nell'inchiesta dipesi dal cattivo funzionamento di un software di pilotaggio automatico. Dopo un lungo stop e una serie di controlli, il modello 737 Max ha ripreso a volare ma le difficoltà registrate durante un volo Alaska Airlines ha riportato Boeing e questo modello di aereo al centro della cronaca: durante il volo, infatti, il portellone del velivolo è esploso.
Questo incidente, insieme all'inchiesta ora conclusa con un accordo, non hanno permesso a Boeing di tirarsi indietro rispetto alle accuse formulate dal Dipartimento di Giustizia americano.
