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Blackout a Cuba, il racconto da L’Avana: “58 ore senza corrente, mai successa una cosa così”

A Fanpage.it Marco Gargiullo, italiano residente a Cuba da 20 anni, ha raccontato il lungo blackout che ha interessato l’isola a partire da venerdì 18 ottobre. A L’Avana la situazione sembra essersi ristabilita. In altre zone, invece, complice anche l’arrivo dell’uragano Oscar, che sta rendendo complesse le operazioni di ripristino, tante persone sono ancora al buio.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, una foto scattata durante il blackout; a destra, Marco Gargiullo, 62 anni.
A sinistra, una foto scattata durante il blackout; a destra, Marco Gargiullo, 62 anni.

"Ora, dopo 58 ore di blackout, abbiamo di nuovo la corrente e stiamo un po' meglioÈ stata una situazione bella pesante". Marco Gargiullo, 62 anni, è nato a Milano ma da 20 anni vive a Cuba, nella capitale, L'Avana.

A Fanpage.it ha raccontato l'esperienza del lungo blackout che ha interessato tutta l'isola a partire da venerdì 18 ottobre. A L'Avana la situazione adesso (lo abbiamo contattato lunedì 21 ottobre, ndr) sembra essersi ristabilita. In altre zone, invece, complice anche l'arrivo dell'uragano Oscar, che sta rendendo complesse le operazioni di ripristino, tante persone sono ancora al buio.

"Dalla mattina di venerdì fino a poco fa, in alcune zone, la corrente è stata interrotta. Sembra che la cosa non abbia riguardato solo L'Avana ma tutta l'isola. Perché, secondo la versione ufficiale, ci sono stati dei guasti in un paio di centrali elettriche. Cosa che ha creato un collasso di tutto il sistema nazionale", ha spiegato.

"Era stata riattivata per pochi secondi nella notte di venerdì, poi c'è stato un altro blackout. Nella notte di sabato la corrente è ripartita per 45 minuti, poi di nuovo nulla fino a stamattina. Noi qui a L'Avana siamo un po' più sconvolti perché solitamente non viene tolta come nelle altre parti dell'isola".

Alcune persone sia nella capitale che in altre città hanno organizzato dei cortei per protestare e chiedere alle istituzioni di intervenire rapidamente.

"Sotto casa mia ho sentito persone che sbattevano le pentole ma non è successo nient'altro di significativo. – osserva Marco – Anche perché, quando va via la corrente, non c'è nemmeno la connessione Internet. Quindi, diventa difficile, per chi vuole farlo, organizzare una protesta. In alcune zone della città, anche il gas è stato interrotto e così le persone non potevano cucinare (molti hanno anche i fornelli a induzione)".

"Noi ci siamo "salvati" perché, abitando in periferia, abbiamo le bombole e siamo riusciti a cucinare. Ancora più fastidiosa è stata la mancanza dell'acqua. Qui non viene erogata sempre, ma solo alcune ore al giorno, un giorno sì e uno no. Tutti o quasi hanno un sistema di serbatoi sul tetto o di cisterne sotterranee. Il problema è che, se non c'è elettricità, non va il motore per far arrivare l'acqua. Stamattina io ero senz'acqua", ha raccontato ancora Marco.

A L'Avana infatti ci sono blackout programmati di 4 ore al giorno. "Ma non tutti i giorni, a rotazione – precisa il 62enne – Trovarci per giorni senza luce è stato abbastanza scioccante".

L'Avana è divisa in quattro zone e l'Unione Elettrica cubana ogni domenica pubblica una tabella in cui viene riportato quando e dove verrà tolta la corrente durante la mattina, ci ha raccontato Marco. E aggiunge: "Poi può capitare che siano coinvolte anche altre zone, se il fabbisogno nazionale è superiore a quella che è la produzione."

La capitale resta la città più fortunata per quanto riguarda l'erogazione della corrente perché è centro commerciale, turistico, governativo. "In altre zone, invece, viene tolta ogni giorno anche per 12 ore", precisa. E, come già detto, per tante persone la notte passata è stata la quarta consecutiva al buio.

"Senza Internet e senza televisione, non ci siamo potuti informare. Ho ascoltato un po' la radio, solo fino a quando non si sono scaricate le pile. Immagino che la versione delle autorità, dei guasti nelle due centrali, sia vera perché sarebbe assurdo che abbiano tolto per quasi 60 ore la corrente se non c'era veramente un guasto", ha commentato ancora Marco..

Oltre a problemi legati alla produzione, a Cuba ci sono anche problemi di approvvigionamento dall'esterno. "I principali fornitori di carburante dell'isola, Venezuela e Russia, hanno ridotto l'invio del carburante per diversi motivi. – ha spiegato – C'è il Messico che in questo momento dà una mano, ma adesso il governo sta guardando anche su altri Paesi vicini politicamente a Cuba, come l'Iran".

"Un'interruzione così eccezionale è davvero la prima volta che capita. Ho imparato che a Cuba non c'è davvero nulla di definitivo, per ora è risolto fino alla prossima ‘rottura'. – conclude – Se hanno riparato bene i guasti, avremo solo i blackout programmati, se interviene un altro problema, ritorneremo punto e a capo. Spero sia una cosa irripetibile, ma non ci posso scommettere".

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