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Bimbo morto e 3 ricoverati per overdose al nido, sotto le culle botola con enorme quantità di droga

L’improvvisa morte del bambino di un anno e i malori di altri tre piccoli, tra cui una bimba di 8 mesi, in un asilo nido di New York, ha portato alla scoperta di un covo di spacciatori con enormi quantità di Fentanyl nascoste nelle stanze in cui i bimbi dormivano.
A cura di Antonio Palma
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Un asilo nido pieno di bimbi usato come covo per nascondere enormi quantità di droga piazzate proprio sotto i lettini e le cullette in cui venivano fatti riposare i piccoli. È quanto emerge dall’inchiesta della polizia di New York dopo la morte per overdose di un bimbo di un anno e il ricovero di altri tre piccoli ospitati nella struttura del Bronx.

Dalla perquisizione della struttura, infatti, è emerso che sotto le cullette e i lettini era stata costruita una vera e propria botola in cui è stata trovata una "grande quantità" di Fentanyl, un potente narcotico ormai molto diffuso come droga in Usa. A seguito di una soffiata, infatti, la polizia si è presentata di uovo nell’asilo giovedì, scoprendo ulteriore Fentanyl e vari accessori per la droga nascosti in uno spazio sotto le assi del pavimento.

Tutto era partito dalla improvvisa morte del bambino di un anno una settimana fa, dopo un malore mentre era all'asilo nido. I contemporanei malori per sospetta overdose di droga di altri tre piccoli, una bambina di otto mesi e due maschi di due anni, aveva fatto scattare l’allarme. Una allerta che poi si è rivelata fondata. L'analisi delle urine di una delle vittime, infatti, ha confermato la presenza di Fentanyl e una perquisizione nell’immediatezza dei fatti aveva portato alla scoperta di un chilogrammo di Fentanyl sopra i tappetini da gioco dei piccoli, oltre a bilance e presse utilizzate per comprimere l’oppioide sintetico mortale.

I due arrestati
I due arrestati

Secondo la polizia, il bimbo era al nido da appena una settimana quando si è sentito male nella stanza del riposino dove sotto un materassino era stata piazzata la droga. In manette è finita la proprietaria dell’asilo, la 36enne Grei Mendez, e il 41enne Carlisto Acevedo Brito, che avrebbe gestito il traffico di droga. "Gli imputati hanno avvelenato quattro bambini e ne hanno ucciso uno, perché stavano conducendo un traffico di droga da un asilo nido", ha dichiarato il procuratore di Manhattan Damien Williams.

Entrambi i sospettati sono stati dichiarati come a rischio di fuga dalle autorità e sono in carcere senza cauzione. Sono accusati di possesso di stupefacenti con intento di spaccio con conseguente morte. Un reato federale che potrebbe costare a ognuno di loro l'ergastolo se condannato.

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L’avvocato della 36enne ha detto che la donna ha negato le accuse perché non era a conoscenza del fatto che la droga fosse tenuta nella stanza dei bambini dal signor Brito, cugino di suo marito. I video delle telecamere di sorveglianza e i tabulati telefonici però potrebbero smentirla. L’inchiesta infatti ha accertato che la signora Mendez ha chiamato suo marito più volte dopo aver trovato i bambini svenuti e prima di contattare i servizi di emergenza. L’uomo poi è arrivato e ha portato via diverse borse della spesa piene dall'asilo. Secondo i pubblici ministeri, la donna avrebbe cancellato circa 20.000 messaggi di testo dal suo telefono prima del suo arresto ma sono stati recuperati e ora vengono analizzati.

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