Bimbo di un mese trovato morto con 71 fratture e ferite su tutto il corpo: “Massacrato dai genitori”
Aveva poco più di un mese di vita quando il piccolo Sean Clark è stato trovato morto in una branda nell'abitazione di famiglia in Gran Bretagna, sul suo esile corpicino i segni di percosse e maltrattamenti atroci che ora hanno portato alla sbarra i suoi due giovani genitori, accusati di averlo massacrato di botte fino a ucciderlo. La terribile storia di violenza arriva da Bristol, nell'Inghilterra sud-occidentale, dove il piccolo è stato rivenuto senza vita nel gennaio 2018. Secondo quanto emerso dal processo in corso davanti alla Bristol Crown Court, il bambino era stato aggredito in diverse occasioni durante la sua breve vita, attacchi brutali che gli hanno causato almeno 71 fratture costali e ferite alla testa e su tutto il corpo, come stabilito dall'autopsia.
Per l'accusa il principale responsabile delle percosse e di una morte così atroce è il padre James Clark, 31 anni che lo avrebbe picchiato in almeno tre occasioni davanti alla compagna Helen Jeremy, 27 anni, che non avrebbe fatto nulla per fermarlo ma nemmeno per curare il bimbo. Secondo quanto ricostruito dai pubblici ministeri, Sean avrebbe subito le lesioni più gravi la sera dell'11 gennaio ma nessuno lo aveva curato e tre giorni dopo è stato vittima di un nuovo attacco da parte del genitore che si è rivelato fatale. In quelle drammatiche ore, come ricostruito dalla polizia, la 27enne aveva usato il suo telefono per cercare su Google di bambini che sputavano sangue, che secondo l'accusa è il "primo segno che qualcosa non andava". Nei giorni successivi aveva anche inviato a sua madre messaggi di testo in cui indicava preoccupazioni per il benessere di suo figlio, dicendo che stava piangendo molto, in particolare quando lo prendeva in braccio e durante l'allattamento. Poche ore dopo il bimbo è stato trovato senza vita. I due genitori negano l'accusa di omicidio e di aver causato la morte del bambino.