Bimbo di 12 anni divorato da un coccodrillo in Australia, trovati resti umani durante le ricerche
La polizia australiana ha fatto sapere di aver trovato i resti di un bambino di 12 anni, che era stato presumibilmente attaccato da un coccodrillo mentre nuotava in un torrente vicino a Palumpa, un piccolo insediamento prevalentemente indigeno a circa sette ore di auto a sud-ovest della capitale del territorio, Darwin. La notizia del tragico incidente era stata diffusa ieri ed aveva fatto immediatamente il giro dei media internazionali.
"Questa è una notizia devastante per la famiglia, la comunità e tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca", ha dichiarato il sergente maggiore Erica Gibson in una nota, aggiungendo: "La polizia sta fornendo supporto a tutti, insieme ai primi soccorritori che sono intervenuti sulla scena". Le ferite rinvenute sui resti hanno confermato che il piccolo è stato attaccato da un coccodrillo.
Del bambino, che si trovava in vacanza con la famiglia, era stata denunciata la scomparsa martedì sera: intorno alle 17.30 era andato a nuotare a Palumpa, conosciuta anche con il nome aborigeno Nganmarriyanga, una remota cittadina di circa 350 abitanti. La squadra di ricerca è stata autorizzata a "rimuovere il coccodrillo dall'area", ha detto il ministro degli interni Brent Potter, secondo l'affiliato della CNN 7news. Ma ancora oggi dell'animale non è stata trovata traccia, secondo fonti dell'Associated Press.
Ci sono più di 100mila coccodrilli – che possono crescere fino a sei metri di lunghezza – nel Territorio del Nord, anche se gli attacchi mortali sono relativamente rari. Proprio a Palumpa si sono già verificati episodi simili, seppur non fatali. Un 54enne è stato morso al petto e al braccio quando è stato attaccato da un coccodrillo lungo 2 metri nel 2017, ha riferito 7news, mentre quattro anni prima un coccodrillo di acqua salata, che avrebbe bloccato il percorso dei bambini verso la scuola, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.