Bimba “sfida” la sicurezza e abbraccia Papa Francesco: “Aiuta noi immigrati”
Una bambina di cinque anni a Washington ha tentato di avvicinarsi a Papa Francesco, in questi giorni in visita negli Stati Uniti, ed è riuscita a “superare” gli uomini della sicurezza e anche ad abbracciare il Pontefice. Lo ha fatto perché aveva un obiettivo preciso: quello di consegnare a Bergoglio un messaggio e spiegargli la sua condizione. La piccola, che si chiama Sophie Cruz e vive a Los Angeles, è figlia di immigrati islamici irregolari e nella sua lettera consegnata direttamente nelle mani di Papa Francesco ha chiesto proprio al Santo Padre di agire per l’immigrazione. “Io e i miei amici ci vogliamo bene, senza porre importanza al colore della nostra pelle. Firmato Sophie Cruz”, avrebbe scritto la piccola nel messaggio per il Papa. Le immagini della bambina che si è avvicinata alla papamobile tra la folla di Washington hanno fatto il giro del mondo. Sophie, dopo aver varcato le transenne, si era fermata intimorita davanti agli uomini della sicurezza ma poi è stato proprio il Papa a farla passare e così lei si è lasciata prendere in braccio da un agente.
Un messaggio e un disegno per Papa Francesco – Insieme alla lettera la piccola Sophie ha consegnato a Papa Francesco anche un disegno in cui si vede il Pontefice che tiene per mano bambini di razze diverse. Sua madre, Zoyla Cruz, ha raccontato: “Sono molto felice e orgogliosa. Ora Sophie è contenta perché ha realizzato il suo sogno. Desiderava incontrarlo, abbracciarlo e consegnargli la sua lettera”. “Nella lettera – ha detto la donna – come figlia di immigrati ha voluto chiedere al Papa riforme per l'immigrazione, gli ha scritto che suo padre lavora molto, fa un lavoro pesante. Tutti gli immigrati lavorano e contribuiscono al bene del Paese e meritano una vita dignitosa”. Al termine dell'incontro con Bergoglio la piccola si è detta “felice” e a chi le ha chiesto se venendo a Washington pensava che avrebbe incontrata Papa Francesco lei ha risposto sicura di sì.