Bimba scomparsa, dopo 17 anni Michel Fourniret confessa l’omicidio di Estelle Mouzin
Il serial killer francese Michel Fourniret ha confessato il rapimento e l'omicidio della piccola Estelle Mouzin, scomparsa a 9 anni mentre tornava da scuola, diciassette anni fa, a Guermantes, Francia. Fourniret, arrestato in Belgio nel 2003 dopo il tentato sequestro di una ragazzina, si trova già all'ergastolo per aver rapito, stuprato e ucciso 8 ragazze tra gli anni Ottanta e il Duemila. Gli scavi per ritrovare il piccolo corpo sono previsti nel 2020 in due siti nelle Ardenne.
La confessione in corso di verifica
Eric Mouzin, il padre di Estelle, rimane estremamente scettico. "Quest'uomo vuole solo fare del male. Sarebbe capace di accusarsi di qualcosa che riguarda Estelle solo per farmi impazzire. E non cadrò in questa trappola". L'omicidio della bambina francese di cui Fourniret era sospettato da molti anni, è stato confermato dalla moglie del killer, Monique Olivier, che nel gennaio 2020 ha fatto saltare l'alibi all'epoca fornito al marito. Ora è arrivata anche la confessione di quello che le cronache internazionali battezzarono come ‘L'orco delle Ardenne'. Gli investigatori stanno cercando conferme alle dichiarazioni dei due, entrambi condannati per gli omicidi delle ragazze.
Affaire Estelle Mouzin
Giovedì 9 gennaio 2003, Estelle Mouzin, figlia di Eric e Suzanne Mouzin, nove anni, scompare al ritorno dalla sua scuola di Guermantes. La piccola viene vista per l'ultima volta dopo le lezioni, verso le 18:15 circa, davanti a una panetteria di Guermantes, vicino all'Allée du Temps-Perdu, a circa un chilometro da casa sua. Quella notte i vigili del fuoco, supportati da una ventina di agenti di polizia, cinque cani e persino un elicottero noleggiato da un amico di famiglia, cercano la bambina in ogni anfratto, specchio d'acqua o casolare nella zona della scomparsa.
Il serial killer Michel Fourniret
Il caso, portato all'attenzione pubblica dai media, assume rilevanza nazionale. Il presidente Nicolas Sarkozy annuncia l'istituzione di un gruppo investigativo permanente, una task force composta da otto agenti di polizia attivi 24 ore al giorno nelle ricerche. A fine giugno 2003, Michel Fourniret, 61 anni, viene arrestato in Belgio per il tentato sequestro di una adolescente. A denunciarlo era stata proprio sua moglie, Monique Olivier, dopo aver sentito ai notiziari che la moglie di un altro assassino (Michelle Martin, moglie di Marc Dutroux) era stata condannata.
Il processo a Fourniret e Monique Olivier
Una settimana dopo l'arresto, Fourniret viene interrogato sul caso Estelle, senza ottenere nessuna traccia investigativa utile. Nel 2008 viene condannato all'ergastolo per aver ucciso nove ragazze tra il 1987 e il 2001. Le sue vittime, secondo la ricostruzione processuale, sono state segregate, stuprate e poi uccise tramite strangolamento o pugnalate. Insieme a Fourniret viene condannata a 28 anni di prigione anche la moglie, Monique Olivier, 59 anni, ritenuto responsabile di averlo aiutato aiutato a rapire le vittime.
Il collegamento con il caso Maelys de Araujo
Il caso resta negli archivi fino al 2017, quando i genitori di Estelle chiedono che venga ascoltato nelle indagini, anche Nordahl Lelandais, l'ex militare accusato dell'omicidio della piccola Maelys de Araujo, la bimba scomparsa, anche lei a 9 anni, da una festa di matrimonio nella regione di Chambéry nella Francia sud-orientale, il 27 agosto 2017. Anche questa volta non ci sono riscontri. Del caso Mouzin si torna a parlare nella primavera del 2019, quando per la prima volta Monique Olivier fa cadere l'alibi di suo marito e lo accusa dell'omicidio della bimba scomparsa. Gli inquirenti sono al lavoro per verificare la veridicità delle sue affermazioni.