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Bimba di 4 anni rifiuta di mangiare e viene uccisa dalla madre

Una ferocia inaudita si è scatenata contro la piccola, che ha subito le percosse anche da parte del compagno della madre. La donna ha provato a negare l’evidenza, ma alla fine ha confessato.
A cura di Redazione
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Leiliana Wright aveva quattro anno quando il 12 marzo è stata uccisa dalla madre Jeri Quezada, 30 anni, e dal compagno. L'infanticidio, avvenuto a Dallas, negli Usa, è stato commesso sotto effetto di eroina ed è stato eseguito con inaudita ferocia. La bambina era stata dapprima "punita" per aver bevuto un succo di frutta destinato al fratellino. Il compagno della donna ha telefonato a Quezada spiegandole di aver appeso la piccola all'appendiabiti e aver chiuso l'armadio. La donna, iniettatsi una dose di eroina, è tornata a casa e ha cominciato a picchiare Leiliana quando la bambina ha rifiutato un panino e ha vomitato. Percossa alla testa e al torace, presa a cinghiate dalla donna e scaraventata poi contro il muro dal compagno della madre, la piccola è deceduta nella vasca da bagno. Jeri Quezada ha chiamato l'ambulanza, ma non è stato possibile fare nulla.

La confessione. L'arresto è stato eseguito dopo 13 giorni, il 25 marzo dopo che Jeri Quezada è crollata agli interrogatori. Aveva sostenuto che la figlia aveva ecchimosi su tutto il corpo dopo essersele procurate a casa di un amico. Successivamente ha ammesso il delitto commesso sotto l'effetto delle droghe, ma resta ancora da capire quale ruolo abbia avuto il compagno della donna. Intanto la madre è in carcere con cauzione fissata a 500.000 dollari. Craig Clakley, nonno di Leliana, ha commentato con dolore e rabbia che "chi ha fatto tutto questo a mia nipote, non voglio mai più vederlo in circolazione. Non merita di vivere una vita al di fuori del carcere".

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