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Bimba sbranata e uccisa dal Pit Bull del padre: l’uomo fa abbattere il cane dagli agenti

Jason Dodge di Duncan, in Oklahoma, aveva portato l’animale in casa da soli cinque giorni. Remington si era dimostrato “affettuoso” con tutti. L’uomo non poteva immaginare un epilogo simile: “Ho chiesto agli agenti di ucciderlo. O lo facevano loro o lo avrei fatto io” ha ammesso.
A cura di Biagio Chiariello
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Una bimba americana di appena tre anni, Rylee Marie, è morta, sbranata da un pitbull: il cane era stato regalato al papà della piccola, Jason Dodge, da un amico solo cinque giorni fa. Secondo le ricostruzioni, la bambina era a casa con sua nonna, a Duncan, in Oklahoma, quando il suo nuovo animale domestico, chiamato Remington, l’ha attaccata sotto gli occhi dell’anziana che non ha potuto far nulla per evitare il peggio. La tragedia è avvenuta domenica 14 gennaio. Sul posto è poi giunta una volante polizia, che ha deciso di abbattere l’animale. La bimba è stata portata subito al pronto soccorso, ma è deceduta per le gravi ferite riportate.

Il papà della giovanissima vittima ha detto ai media locali che sua madre stava guardando Rylee a casa sua mentre lui era andato a trovare suo fratello. “Non c'è stato nulla che potessero fare – ha detto l'uomo in lacrime – Avevo comprato quel cane da un amico cinque giorni prima. Non avevo mai voluto cani in casa, ma avevo portato mio figlio per farlo incontrare con il pitbull e lui si era dimostrato affettuoso: lo leccava e giocava tranquillamente con lui. Nei primi giorni a casa continuava a comportarsi nello stesso modo. Mai avrei pensato a una cosa del genere”.

Dodge ha detto di aver ricevuto una telefonata dalla madre, e tutto ciò che ha sentito erano le parole “figlia” e “cane”: abbastanza per farlo correre a casa. Il papà ha quindi caricato la sua piccola in macchina, ma in quel momento è arrivata l’ambulanza. Ogni tentativo si è rivelato inutile. Sul posto è poi giunta la polizia e sembra che Remington abbia tentato di avventarsi contro uno degli agenti che ha aperto il fuoco contro l’animale, uccidendolo. “Avevo chiesto agli agenti di ucciderlo – ha continuato Jason – O lo facevano loro o lo avrei fatto io. Adesso sono devastato dalla perdita di mia figlia, non so come riuscirò ad andare avanti”. L’uomo ha scritto un commovente post su Facebook per la sua bambina: “Mi manchi. Mi dispiace per quello che ti è successo: avevo promesso che non avrei mai permesso a nessuno di farti del male e, invece, non sono riuscito a proteggerti. Ti amerò per sempre e questo non cambierà mai”.

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