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Bimba di 16 mesi uccisa a pugni dalla fidanzata della mamma: “Per mesi è stata abusata e umiliata”

Star Hobson, bimba inglese di 16 mesi, è morta uccisa con calci e pugni da Savannah Brockhill, fidanzata della mamma: è arrivato oggi il verdetto di colpevolezza per la 28enne. Per mesi prima del decesso la donna aveva documentato gli abusi in video e foto con la complicità della compagna. Il premier Johnson: “Dobbiamo proteggere i bambini da questi crimini”.
A cura di Ida Artiaco
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Uccisa a pugni a sedici mesi di vita. E' morta così la piccola Star Hobson, la bimba di Keighley, nello Yorkshire occidentale, la cui storia ha fatto il giro del Regno Unito, indignando l'opinione pubblica al punto che anche il premier Boris Johnson ha definito quello che è successo a lei "scioccante e da spezzare il cuore. Dobbiamo proteggere i minori da questi crimini di barbarie". L'omicidio si è consumato nel 2020 ma oggi è arrivato il verdetto per le colpevoli: Savannah Brockhill, 28 anni, pugile dilettante e guardia giurata, ha colpito a morte la bambina, figlia della sua fidanzata, Frankie Smith, 20 anni. Quest'ultima è stata assolta dall'accusa di omicidio colposo, ma è stata dichiarata colpevole dell'accusa minore di aver causato o consentito la morte della piccola.

Prima del decesso, avvenuto a settembre 2020, Star aveva ricevuto abusi fisici per mesi. Presentava una serie di ferite che le erano state inflitte in momenti diversi, tra cui una frattura dello stinco causata da una "torsione forzata". A lanciare per primi l'allarme sono stati i familiari della bambina, che avevano notato lividi e graffi sul suo corpo dopo che la madre aveva iniziato una relazione Brockhill. Non solo. Gli investigatori hanno in seguito scoperto che le due documentavano i loro abusi con foto e video, a volte condividendo clip del la piccola "esausta", con effetti visivi e musica di sottofondo, sui social media. Si sentivano le donne ridere mentre filmavano Star che cadeva da una sedia o scendeva per le scale. Brockhill ha ammesso in seguito di averli trovati divertenti.

Parlando fuori dal tribunale dopo i verdetti, il bisnonno di Star, David Fawcett, ha dichiarato che Smith era stata vittima di bullismo e maltrattata dalla compagna che le aveva fatto un vero e proprio "lavaggio del cervello. È arrivata dalle viscere dell'inferno e ha completamente devastato e distrutto la nostra famiglia e la vita della povera piccola Star".

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I familiari e gli amici di Smith avevano fatto cinque segnalazioni al Consiglio comunale di Bradford tra gennaio e settembre 2020, poche settimane prima della morte di Star. I servizi sociali intervennero ma poco dopo chiusero il caso. Poi la tragedia: il 22 settembre 2020 Star è morta. Un patologo ha scoperto che la vena principale che portava il sangue al cuore dalle gambe e dagli organi dell'addome di Star era stata lacerata, così come il fegato e l'intestino. C'erano anche lividi sulla parte inferiore dei polmoni e sul pancreas, causati da pugni o calci. "Durante la sua breve vita Star è stata soggetta a infinite aggressioni fisiche e danni psicologici. Invece di amore e protezione, ha sperimentato un mondo di umiliazione, crudeltà e dolore per mano di coloro che avrebbero dovuto proteggerla di più", ha commentato Anita Banerjee, procuratore capo del Crown Prosecution Service nello Yorkshire e Humberside.

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